Rimini. Turismo salvato dagli stranieri ma dati ancora in calo sul 2019

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Cresce il turismo riminese nel 2024. Con numeri confortanti se riferiti all’anno precedente, ma desolanti se comparati con quelli del 2019. E’ quanto emerge dai dati Istat elaborati dall’ufficio statistica della Regione. Che, con 3.719.091 arrivi e con 15.016.911 pernottamenti in tutta la provincia, evidenziano un trend di crescita nel periodo post-covid, terminato con un +1,4% di arrivi e un +1,9% di presenze in più rispetto al 2023, ma con un andamento in calo sul pre-covid, che si è chiuso con un -1,9% di arrivi e un -7,5% di presenze.

Stranieri in crescita

E per fortuna che c’è il mercato straniero, perché se dipendesse da quello italiano, alle prese con una preoccupante crisi economica, saremmo qui a commentare dati negativi. Ma vediamola nel dettaglio questa evoluzione estera, che registra aumenti record sia sul 2023 che sul 2019, là dove si legge che 880.648 arrivi determinano crescite pari al +7,3 e al +10,2 e 4.158.602 pernottamenti aumenti del +7,9% e del 7,2%. L’esatto opposto di quanto accaduto col mercato italiano in contrazione dello 0,3% e del 5,1% negli arrivi (2.838.443) e del 0,2% (2023) e del 12,1% (2019) nei pernottamenti (10.858.309).

Un mercato, quello d’oltre confine, che giova un po’ a tutti i comuni della riviera. Con Rimini che può chiudere così con un +2,7% di pernottamenti complessivi (6.934.419) sul 2023 (-8,1% però sul 2019) e un +1,2% di arrivi (1.856.501): -3%, però, sul 2019. Grazie, appunto, ad un +9,2% (2023) e un +8,3% (2019) di presenze straniere (2.510.538), che bilancia la perdita: -1,1% e -7,4% di arrivi (1.293.826) e di pernottamenti italiani: -0,6% e -15,4% (4.423.881). Bene anche Riccione con un +1,6 di arrivi complessivi sul 2023 (876.496) e con un + 2,6% di pernottamenti totali (3.428.922). Male, invece, Cattolica, unico comune della riviera a chiudere in negativo coi pernottamenti: -1,8% (1.540.908) nonostante un andamento positivo degli arrivi: +1,0% (333.885).

Il ritorno dei tedeschi

Vacanzieri stranieri, dunque, come grandi protagonisti del turismo della riviera. In particolare quelli tedeschi, che con 953.088 presenze (+10,5% sul 2023 e +21,1% sul 2019) si confermano come bacino principale. A seguire gli svizzeri: 462.077 presenze, i francesi (313.964) e i polacchi in crescita costante (292.663): +14,4% sul 2023 e, addirittura, +51,6% sul 2019. Un mercato quello polacco che a Rimini, con 49.800 arrivi (+9,2%) e con 228.952 presenze (+15,9%) rappresenta il secondo bacino di provenienza, dietro solo alla Germania, seguito da quello svizzero e del Liechtenstein (42.997 arrivi e 183.906 presenze), francese (30.913 arrivi, +4,5% e 133.573 presenze, +1,2%), rumeno (29.134 arrivi +7,5% e 141.901 pernottamenti +7,9%).

La destagionalizzazione

C’è poi da evidenziare un dato importante su Rimini, e cioè la progressiva incidenza dei mesi destagionalizzati (da gennaio a maggio 2024) che con 1.358.395 pernottamenti superano la soglia psicologica d’incidenza del +20,03% sul totale annuo. Commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad: «Il 2024 si conferma un altro anno positivo per il turismo riminese, nonostante le difficoltà economiche che hanno pesato in particolare sulle famiglie italiane. E questo grazie all’aumento dei turisti esteri che hanno scelto la Riviera dove passare le vacanze. Questo dato positivo si riflette anche sull’imposta di soggiorno, che a Rimini tocca, da gennaio a dicembre, 14.500.000 di euro, contro i 10 milioni e 537mila euro incamerati nell’intero anno solare 2023: un incremento di incassi da 3,9 milioni di euro. Importanti risorse che saranno investite sul sostegno diversificato alla filiera turistica: campagne promozionali internazionali attraverso strumenti efficaci, a cominciare dall’aeroporto; grandi eventi; cura della città e trasporto pubblico».

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