Rimini. Spiaggia al buio, sanzionati 43 bagnini
Stabilimenti balneari, impianti per l’illuminazione dell’arenile sotto il faro dei controlli della Polizia locale: 43 sanzionati per mancata accensione delle luci notturne. Nelle scorse settimane, tre pattuglie del distaccamento centrale, in stretta collaborazione con la Polizia amministrativa, hanno verificato la corretta applicazione e il rispetto dell’ordinanza balneare in materia di spiaggia e lungomare di Rimini.
In particolare, le pattuglie si sono attivate per verificare eventuali violazioni all’articolo 2 dell’ordinanza di balneazione comunale che cita: “...Ai fini di tutela e sicurezza delle strutture balneari nonché per una maggiore fruibilità delle spiagge, nel rispetto delle normative vigenti, i concessionari dovranno installare impianti per l’illuminazione; per le medesime motivazioni di cui sopra, previo conseguimento di tutte le autorizzazioni necessarie, potranno installare impianti per la videosorveglianza. Nel periodo compreso tra il 25 maggio e il 22 settembre 2024, gli impianti di illuminazione di cui sopra devono rimanere accesi dal tramonto all’alba negli stessi orari previsti per l’illuminazione pubblica...”.
Le verifiche sono avvenute a partire dal 25 maggio scorso, tutte nelle ore notturne, dalle 21,30 - orario in cui è prevista l’accensione dell’illuminazione - fino alla mezzanotte. «I controlli – spiega Juri Magrini, assessore con delega alle Politiche per la sicurezza urbana e alla Polizia locale – ci sono e proseguiranno per tutta la stagione. Una spiaggia adeguatamente illuminata è una garanzia per la sicurezza e la tranquillità dei nostri ospiti, di tutta la filiera turistica e dei cittadini. L’illuminazione che gli stabilimenti balneari devono garantire va considerata come un investimento a tutela di tutti più che un mero obbligo concessorio».
Complessivamente, gli stabilimenti balneari controllati sono stati 233, di cui 161 nella zona sud e 72 nella zona nord del territorio comunale, i numeri indicano gli operatori balneari di Rimini Sud come i più attenti agli interruttori. Dai controlli, infatti, sono emerse complessivamente 43 situazioni irregolari, in violazione dell’art. 2 dell’ordinanza, ovvero il 18,43% del totale dei controlli. Precisamente, 18 (su 161 controllati) nella zona sud e 25 (su 71 controllati) nella zona nord. La sanzione è fissata in 1.032 euro a stabilimento sorpreso per un motivo o per l’altro con le luci spente. «I controlli di corretta applicazione dell’ordinanza comunale balneare - commenta Mauro Vanni, titolare del “Bagno 62 Le Spiagge Rimini”, presidente della cooperativa bagnini Rimini Sud e di Confartigianato Imprese balneari - vengono effettuati ogni anno. Non essendo a conoscenza dei numeri precisi ritengo che qualche disguido possa sempre succedere ma in linea generale direi che tutti i concessionari adempiono all’obbligo. Il guasto improvviso all’impianto di illuminazione, la dimenticanza o il ritardo nell’accensione - fissata dall’ordinanza alle 21.30 – possono capitare. Noi concessionari balneari siamo obbligati a fornire questo servizio che garantisce una maggior fruizione della spiaggia in sicurezza, non si tratta di un servizio facoltativo. A questa che è anche una voce di costo si aggiungono poi la pulizia dell’arenile, la Tari, l’Imu, il servizio di salvamento. Nel mio caso a fronte di un pagamento di 17mila euro per la concessione demaniale ne devo aggiungere altri 50mila per i vari obblighi concessori che ne derivano, oltre alle spese di gestione, manutenzione e utenze varie. Gli adempimenti sono tanti, non sono uno scherzo ed è giusto che le persone lo sappiano».