Rimini. Sostegno economico all’aeroporto: il sindaco chiama, solo Bellaria risponde
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Aerei, voli, nuove rotte. E, soprattutto, investimenti per una promozione sempre più internazionale della Riviera. Sullo sviluppo dell’aeroporto Fellini, il sindaco Jamil Sadegholvaad chiama. Ma la risposta, al momento, stenta ad arrivare. Almeno dai colleghi di centrosinistra: Daniela Angelini (Riccione), Franca Foronchi (Cattolica), Fabrizio Piccioni (Misano). Perché Filippo Giorgetti (centrodestra), primo cittadino di Bellaria, risponde. «Se i nuovi voli, Londra Heathrow, Monaco di Baviera, Basilea e Barcellona, sono importanti – commenta – altrettanto importante è una campagna promozionale strategica e funzionale a queste rotte. Per questo, come Comune di Bellaria, interverremo finanziariamente con un contributo di 100mila euro l’anno per un triennio, a partire già dal 2025. Non prima però di aver ricevuto una proposta dall’Apt».
A caccia di stranieri, dunque. Col calo dei turisti italiani, alle prese con caro-prezzi e bassi stipendi (-1% di pernottamenti 2024 nei comuni balneari, -5% a Rimini nel solo mese di agosto), determinante, a salvare la stagione (+2% rispetto al 2023) è stato il deciso aumento di presenze estere: +27,8% in tutto il Riminese. Un risultato talmente inaspettato, ma così evidente, da spingere, non più di quindici giorni fa, Sadegholvaad a sollecitare, nel corso di un Consiglio comunale sul turismo, «gli altri Comuni della costa a condividere, già dal 2025, un sostegno su campagne di promozione internazionale “usando” la potenzialità della leva aeroportuale». Impegno che, se per Palazzo Garampi vale 1 milione di euro l’anno per tre anni (2024-2026): «risorse – spiega Sadegholvaad – che arrivano dall’imposta di soggiorno (14,5 milioni di euro nel 2024, ndr)», per gli altri Comuni equivale, invece, a zero. Al punto da spingere il sindaco di Rimini a «proporre la convocazione di un tavolo di lavoro già nelle prossime settimane». «Come Cattolica parteciperemo a questo tavolo di lavoro – sottolinea la sindaca Foronchi –. Anche se credo che ogni decisione slitterà al 2026. Nella consapevolezza, comunque, che i voli sono importanti per il nostro turismo». Un’importanza che gli albergatori della Riviera conoscono molto bene. Puntualizza Luca Cevoli, direttore Federalberghi Riccione: «Se le rotte incoming sono fondamentali per attrarre i turisti stranieri, altrettanto decisiva diventa l’attività promozionale sui quei mercati, in particolare nei Paesi di provenienza dei nostri turisti. Per questo ritengo necessario che il Comune di Riccione investa, d’intesa con gli altri Comuni, su questa attività di promozione internazionale. Attingendo magari dagli incassi della tassa di soggiorno». Chiaro Cevoli, ancora più diretto Massimo Cavalieri, presidente Federalberghi Cattolica: «Se il turismo italiano è in calo, quello estero continua a crescere. Tanto da rappresentare per Cattolica il 21% delle presenze complessive, il 7,2% in più del 2023. Da qui la necessità di incrementare sempre nuovi collegamenti aerei. E di promozionare il nostro territorio su quei mercati. Per fare questo, però, ci vogliono investimenti. Che il Comune di Cattolica dovrà iniziare a fare, d’intesa con le altre amministrazioni della Riviera, attraverso l’utilizzo di una parte dell’incasso della tassa di soggiorno». Proprio quello che sta facendo Rimini. Chiosa, allora, il sindaco di Misano, Piccioni: «Sull’aeroporto Fellini faremo la nostra parte. Vedremo se per il 2025 o per il 2026. Comunque, lo decideremo nel corso di un incontro, tra sindaci, che credo si terrà a breve. Nel corso del quale valuteremo le azioni da intraprendere. Nell’interesse, ovviamente, della Riviera».