Rimini. Sesso e cocaina al Lady Godiva: in 3 patteggiano, chieste 2 condanne

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Facevano sesso e samba ... e qualche striscia. Era il 2016 e il tormentone di Tony Effe e Gaia ancora non c’era ma loro si divertivano lo stesso, almeno fino a quando una sera non era arrivata la polizia a spegnere la musica. L’indagine era stata chiamata Privé perché la squadra mobile della Questura di Rimini, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, indagando su un giro di spacciatori di cocaina, in prevalenza di nazionalità albanese, aveva scoperto come ogni sera nel night Lady Godiva di Marina centro, si consumasse sesso e droga. Sesso a pagamento, appunto all’interno dei “privè”, e consumo e spaccio di cocaina. Quell’indagine iniziata addirittura nel 2014 aveva portato all’esecuzione di 19 misure cautelari, emesse dal gip Vinicio Cantarini. In 8 erano finiti in carcere, 4 ai domiciliari e 7 avevano avuto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Ieri mattina, a distanza di quasi 10 anni dai fatti, davanti al giudice Raffaele Deflorio si è definita la prima parte del processo con tre patteggiamenti, due discussioni per altrettanti giudizi abbreviati e 14 richieste di giudizi ordinari. Il Lady Godiva, come è noto, si trovava al piano interrato del Grand Hotel di Rimini ma va sottolineato, l’hotel non aveva nulla a che vedere con il night e non era mai stato interessato dall’indagine.

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