Rimini. Sconsigliato a chi non ha cani, l’hotel che ospita i 4 zampe e li fa sentire come un “Principe”
«Il nostro hotel? È sconsigliato a chi non ama gli animali». Nessun dubbio per le sorelle Giulia e Valentina Paloschi che gestiscono l’albergo “Principe” fondato nel dopoguerra in viale Regina Elena 197 dal loro nonno. Al nome, a partire dagli anni Novanta, hanno aggiunto la formula-marchio “For pet lovers“ ma, come rimarcano scherzosamente, a ricoprire i ruoli apicali sono i loro amici a 4 zampe, «il direttore è Pumaj, weimaraner di 10 anni e un bulldog francese di 7, Leòn, è il vice».
Giulia, quando avete aperto le porte agli animali?
«La nostra è una passione di famiglia, anche quando non era un trend in voga. Mio nonno, ad esempio, accoglieva un cliente, che veniva dal Belgio, con il suo cane. Un’accoglienza che si è poi sviluppata negli anni Novanta, con l’avvento dei primi siti internet. All’epoca avevamo tre cani e il fotografo consigliava di toglierli dalle inquadrature destinate al sito. Ci siamo rifiutati perché volevamo lanciare un messaggio chiaro: qualunque animale da compagnia era il benvenuto nella nostra struttura. Al contempo, per la serenità di tutti, intendevamo sconsigliare l’hotel a chi non fosse abituato agli animali o si sentisse disturbato per qualsiasi motivo dalla loro presenza».
È ancora questa la filosofia di base?
«Senz’altro. Garantiamo il libero accesso in ogni area, anche in sala da pranzo dove a colazione si può trovare un ricco Bau buffet con biscottini, tisane e cibi prelibati e, poi, il Bau menù con vasta scelta tra carne, pesce e verdure di stagione. Non si fanno distinzioni di razza, numero o peso: sono ammessi tutte le bestiole dal cane al gatto, ma anche criceti, conigli, pappagalli, tartarughe e qualsiasi altro amico speciale».
Quali attenzione riservate, oltre ai menù, agli animali d’affezione dei clienti?
«Cargo Bike dotate di cestino per gite sul lungomare ma anche passeggino e scaletta per il letto per cani di piccola taglia. E ancora: il soffiatore da usare sul balcone o nelle aree esterne all’hotel. Su richiesta forniamo telecamera pet per la stanza quando non il cliente non è con il suo animale, servizio dog sitter professionista e consulenza personalizzata con educatore cinofilo. Senza dimenticare la funzione domotica “cane in stanza” per non essere disturbati. Infine in caso di problemi si può contare sul kit di pronto soccorso veterinario e di un veterinario su chiamata per emergenze H24. Non manca un Pet shop dove acquistare abbigliamento, ciotole personalizzate, cucce di design e pet food di qualità artigianale».
È previsto un intrattenimento per quattrozampe?
«Abbiamo un’area sgambamento cani di 2mila metri quadri divisa in tre zone e organizzata con giochi e ostacoli per far divertire il tuo animale, oltre la Dog beach “Rimini Dog No Problem”, il Bagno 81, una spiaggia dedicata a clienti, con cane al seguito a fronte di innumerevoli servizi per gli amici a 4 zampe. Con l’occasione posso chiedere un regalo?».
Prego.
«L’Emilia-Romagna non è accogliente al 100% con i cani, basti pensare agli orari in cui è loro concesso fare il bagno in mare ossia al mattino presto o nel tardo pomeriggio. Una finestra temporale che penalizza la clientela. Risultato? Molti pernottano a Rimini ma vanno in spiaggia nelle Marche, ad esempio a Fano. Chiedo quindi, se possibile, di allargare gli orari di una norma regionale che dà l’ultima parola ai Comuni».
Novità in vista?
«A primavera apriremo, dietro all’hotel dotato di 43 stanze, un residence pet friendly con 12 appartamenti, con tanto di piscina sul terrazzo».