Rimini. Parcheggi, tariffe più alte in tutte le zone: «Attività del centro storico a rischio»

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Fermi dal 2017, anche a Rimini sono aumentati i costi dei parcheggi. Un incremento generalizzato a tutta la città, che si ripercuote però maggiormente sugli stalli di zona A e B, rispettivamente quelli delle aree appena fuori dal centro storico e del tribunale, e quelli del centro storico e del borgo San Giuliano.

Rincari entrati a regime dall’inizio di quest’anno, che non hanno tardato a sollevare preoccupazioni da parte dei lavoratori che ogni giorno devono accedere al centro storico, ma anche da parte delle categorie commerciali, come Confesercenti, pronta a sottolineare come «l’asfissia da carenza di parcheggi a servizio del centro è una tra le principali cause della crisi che affligge le attività economiche della zona». «L’incremento delle tariffe - dichiara Fabrizio Vagnini, presidente provinciale di Confesercenti - rischia di aggravare ulteriormente le difficoltà di commercianti e professionisti, rendendo più oneroso l’accesso al centro sia per i lavoratori che per i clienti».

Le tariffe

Ecco una veloce carrellata: in zona B (centro storico e borgo San Giuliano) si è passati da un costo orario di 1.20 a 1.50, con un giornaliero che da 5 euro è passato a 6.50 (festivi e domenica esclusi, dalle 8 alle 20). In zona A, (anello fuori dalle mura e tribunale) i costi passano da 60 centesimi all’ora a 1 euro, e da 2,50 , dalle 8 alle 20, a 4 euro, festivi e domenica esclusi.

Gli incrementi, però, hanno riguardato anche i parcheggi a gestione privata. Tra questi (prendendo in considerazione quelli più vicini al centro), il multipiano Italo Flori e lo Scarpetti (noto anche come “Valturio”). Il primo ha alzato la tariffa oraria (intesa come frazione di ora) da 1 euro a 1.50, con 8 euro come tariffa giornaliera, prevedendo sosta a pagamento anche la domenica e i festivi.

Lo Scarpetti, invece, ha innalzato la tariffa giornaliera da 2,50 euro a 4 euro dalle 8 alle 20, per un costo orario di 1 euro a fronte dei vecchi 60 centesimi.

«In linea con gli altri»

La ragione per cui sono stati disposti gli aumenti, spiega l’assessore al Bilancio Yuri Magrini, «è legata a un normale adeguamento all’incedere dell’inflazione. Le tariffe sono state decise dopo un attento raffronto con i prezzi degli altri Comuni della Romagna, tra cui Cesena, Ravenna e Forlì, mentre rispetto a Bologna , dove si registra un aumento del 33%, del 46%, fino a oltre il 60% man mano che ci si avvicina al centro, le tariffe sono rimaste molto più basse». «E per quanto riguarda i lavoratori - sottolinea - il costo degli abbonamenti non è stato ritoccato proprio per non gravare sulle tasche di chi viene in centro per lavorare».

«Centro penalizzato»

Non è dello stesso avviso il numero uno di Confesercenti, che rimarca come «negli ultimi anni, il commercio del centro storico abbia già subito un progressivo indebolimento, testimoniato dall’aumento di chiusure e di locali sfitti. L’introduzione di costi di parcheggio più elevati potrebbe disincentivare ulteriormente la frequentazione dell’area, spingendo cittadini e visitatori a preferire altre destinazioni più accessibili, con ripercussioni dirette sulla sopravvivenza delle attività rimaste».

Per questo, continua, «esprimiamo forte perplessità e preoccupazione per la recente decisione dell’amministrazione comunale di aumentare le tariffe dei parcheggi. Come associazione di categoria evidenziamo come tale provvedimento possa avere pesanti ripercussioni sul tessuto economico del centro storico, già messo a dura prova da una serie di criticità che ne compromettono la vitalità commerciale. Auspichiamo un ripensamento da parte dell’Amministrazione e chiediamo un confronto urgente con le istituzioni per trovare soluzioni alternative che non penalizzino ulteriormente il tessuto economico cittadino. L’associazione ribadisce la necessità di politiche volte a favorire la mobilità e la fruibilità del centro storico, piuttosto che ostacolarne l’accesso con misure che rischiano di compromettere la competitività e l’attrattività».

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