Rimini, omicidio di via del Ciclamino. Valeria accusa Manuela in diretta tv: «Avevi paura che fosse stato tuo fratello»
Manuela Bianchi e Valeria Bartolucci lavano i panni sporchi in diretta tv: la prima, moglie del figlio di Pierina Paganelli - la 78enne uccisa a coltellate in via Del Ciclamino nell’ottobre del 2023 - e amante di Louis Dassilva (il 34enne attualmente in custodia cautelare in carcere) era venerdì sera ospite della trasmissione Quarto Grado; la seconda, coniugata al senegalese sospettato dell’omicidio, si è “autoinvitata” presentandosi a fianco dell’inviato del programma che si trovava di fronte al condominio di via Del Ciclamino. Questo l’innesco che ha dato il via a una deflagrazione verbale in cui le due donne non hanno risparmiato colpi l’una nei confronti dell’altra, nel tentativo di inchiodarsi a vicenda. Benché nessuna delle due sia indagata per la morte di Paganelli.
Ad andare subito all’attacco è stata Bartolucci che, citando l’ordinanza di custodia in carcere, ha tempestato la rivale di domande alla stregua di un pubblico ministero, tanto da far intervenire il suo consulente Davide Barzan: «Non abbiamo mostrato l’ordinanza a Manuela Bianchi per non alterare i suoi ricordi». Primo round chiuso, con annessa la chiosa di Bianchi che ha fatto riferimento a «parecchie cose che ci siamo dette e che non ho mai raccontato, ma non sono dirimenti per risolvere il caso». Peccato che, di lì a pochi minuti, i sassolini inizino a uscire dalle scarpe di entrambe, e copiosamente, a negare nei fatti la volontà dichiarata di tenere separate le questioni private da quelle giudiziarie.
A dare il la al botta e risposta finale, i riferimenti di Roberta Bruzzone - consulente della difesa di Dassilva - ad alcune intercettazioni in cui Manuela avrebbe palesato, pochi giorni dopo l’assassinio di Pierina, il timore di un imminente arresto per lei, Louis e il fratello Loris. «C’era un personaggio, che Valeria conosce molto bene, un criminologo di cui non faccio il nome - ha spiegato Bianchi - che ci aveva detto che sicuramente saremmo stati arrestati tutti». A detta di Manuela, però, anche la moglie di Dassilva avrebbe temuto di essere arrestata: «Quando siamo venuti da te, hai tirato fuori una scatola di farmaci», alludendo al fatto che Bartolucci avrebbe preferito togliersi la vita piuttosto che finire in carcere. Circostanza, questa, negata dalla diretta interessata, che ha ribattuto con un’altra rivelazione: «Una volta sulle scale mi hai detto che avevi paura che fosse stato Loris a uccidere tua suocera perché non prendeva più i farmaci ed era furioso». Dichiarazioni rispedite anch’esse al mittente: quel che resta è un momento televisivo sopra le righe e una nebulosa in cui è difficile distinguere fra veleni e verità. «Questa puntata - ha commentato Bruzzone - la faccio acquisire agli atti». Ammesso e non concesso che possa assumere valore processuale, oltre che per gli ascolti di Quarto Grado.