Rimini. Nel laboratorio dei “medici” del pc: «Così insegniamo un nuovo lavoro»
Insegnano a riparare cellulari, tablet e computer: 500 gli allievi preparati in 10 anni, tra cui un 15% di donne di origine straniera. Tutto inizia dieci anni fa dal progetto “Te l’insegno” «un vero e proprio laboratorio tecnico, ormai diffuso in tutta la penisola con 12 centri e altrettanti tecnici, dispiegati su 10 regioni». A illustrare questo percorso sono l’ideatore Rocco Epifania, un 43enne di origine lucana che lavora nel settore della telefonia da oltre 15 anni, e il suo collaboratore, il 42enne piemontese Emanuele Valpondi.
Un po’ di storia
«Una decina di anni fa ho deciso di ampliare il mio impegno, creando un sistema formativo unico, - esordisce Rocco -. L’obiettivo prioritario era aiutare altri a avviare questa carriera». Si tratta, prosegue, di un sistema collaudato «che non insegna solo le tecniche di riparazione ma offre un supporto concreto per avviare una propria attività in tutta Italia». A partecipare ai corsi in una decina d’anni «sono state oltre 500 persone tra cui un 10-15% di donne, anche di origine straniera, che hanno avuto la possibilità di iniziare, a stretto giro, un’altra vita e aprire la partita Iva». Ma non è tutto, in media «un 30% delle richieste arriva da persone di origine straniera che poi restano a lavorare in Italia. E ancora: il 70% dei corsisti riesce a lavorare nel settore come imprenditore o dipendente mentre solo una minima parte segue le lezioni per hobby con la finalità di approfondire un interesse personale». L’età? È molto variabile e va dai 18 ai 50 anni, un target, quest’ultimo, in cui spiccano «molti disoccupati o cassaintegrati in cerca di un nuovo inizio».
Una terra green
Dati alla mano, l’Emilia-Romagna, in primis Rimini, è un’area molto virtuosa «quando si tratta di aggiustare anziché sprecare e ricomprare». Quanto alle aziende, stanno muovendo «i primi passi, tant’è che lavoriamo al fianco di vari imprenditori perché ricevano i crediti previsti per chi avrà bassi consumi di anidride carbonica nel proprio iter produttivo». Nel frattempo l’Europa ha dichiarato guerra contro i prodotti con un ciclo vitale limitato ad arte, anche per arginare il volume dei rifiuti tecnologici e le loro conseguenze su ambiente e salute. Le nuove leggi obbligano, del resto, le case madri a semplificare la riparazione e i rivenditori a tentare di riparare prima di vendere. «Per farlo però serve una squadra di tecnici preparati con esperienza sul campo. Non si tratta quindi del lavoro del futuro - precisano Rocco e Emanuele - ma del presente perché servono più operatori di quanti ce ne sono al momento senza dimenticare che è una professione ideale anche per le persone con disabilità». Prossimo step? «Entrare nelle scuole professionali che ci hanno contattato e formare i giovani con una qualifica specifica», precisano. I negozi “Te l’aggiusto express” si trovano in viale Regina Elena 7 e a Rivazzurra in via dei Martiri 27b.