Rimini. Metromare in Fiera, cantiere al palo. «Manca il progetto esecutivo»

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Dovevano arrivare ruspe, operai, ingegneri. Si sarebbe dovuto iniziare a scavare in zona Fiera con direzione stazione di Rimini, seguendo la linea ferroviaria Bologna-Ancona, con cantiere aperto e lavori ben avviati già ad agosto. «E invece siamo in attesa che Italiana costruzione infrastrutture (Ici), l’impresa vincitrice dell’appalto, ci presenti il progetto esecutivo, senza il quale l’opera non può decollare».

Il nuovo tratto di Metromare che dovrebbe collegare Rimini stazione con Rimini Fiera, dunque, è ancora bloccato, fermo al palo. E a darne notizia, al termine di una call, svoltasi lunedì pomeriggio e aperta anche ai tecnici del Comune, coi vertici di Ici, ditta che ha già realizzato il Trc Rimini-Riccione, è direttamente Stefano Giannini, amministratore di Patrimonio mobilità Rimini, società pubblica committente dell’appalto integrato e soggetto attuatore dell’infrastruttura. «Sappiamo bene le difficoltà in cui si trovano molte imprese e molti progetti, per via della grande mole di opere da realizzare grazie ai miliardi del Pnrr – sottolinea il manager riminese -. In Italia, del resto, non eravamo abituati ad una quantità così elevata di finanziamenti europei. Però, a noi preme far partire il cantiere il prima possibile, anche perché dobbiamo fare i conti con le rigidità che lo stesso Piano di ripresa e resilienza ci impone, se non vogliamo perdere i fondi stanziati: termine lavori 30 giugno 2026. Per questo terremo sotto pressione l’impresa, affinché ci presenti il progetto esecutivo quanto prima. Per poter poi essere esaminato e approvato nel tempo più rapido possibile».

Problemi, quindi, per una delle opere più strategiche della Riviera, concepita per risolvere gli annosi problemi di traffico che Rimini si porta dietro ad ogni evento fieristico di livello. «A fine mese, tra il 30 e il 31 luglio, avremo un altro incontro con Ici - avverte Giannini - e speriamo che sia quello buono. Con tanto di progetto esecutivo pronto». C’è da dire, comunque, che Italiana costruzione infrastrutture, per redigere l’importante elaborato si è servita di uno studio di progettazione francese, tra i più autorevoli in Europa in questo settore. «Conosciamo la mole di lavoro a cui è sottoposto questo importante studio - osserva Giannini -: il Pnrr, infatti, sta comprimendo molto il comparto, ma per noi i tempi sono stringenti».

Continua l’amministratore di Pmr: «Nonostante questo stop imprevisto, dovremmo riuscire a completare l’opera per il 30 giugno 2026. Ma guai a sforare. Anche se, vista la situazione generale di difficoltà dei progetti e delle opere, quasi tutte in ritardo, alla fine una proroga potrà anche arrivare. Ma siccome dipenderà dall’Europa, meglio rispettare i tempi e non sforare».

Il nuovo tratto di Metromare, Rimini stazione-Rimini fiera, sarà lungo 4,2 km, con tempo di percorrenza previsto di 9 minuti e con sei fermate intermedie: Principe Amedeo, San Giuliano, Rivabella, Sacramora, Popilia, Fiera Est-Teodorico. Completato il tratto, per un investimento di 60 milioni, il tracciato complessivo da Riccione a Rimini nord diventerà di 14 km, con 23 fermate complessive e con la possibilità di percorrere l’intera tratta, Riccione stazione-Rimini Fiera, in 31 minuti. Il quadro economico prevede affidamenti per lavori e forniture per 40,856 milioni di euro: 30,016 mln per l’appalto principale, 3,64 mln per sistemi di sicurezza ed ausilio all’esercizio, 7,2 mln per l’acquisto di materiale rotabile, altri 13,018 milioni saranno, poi, a disposizione dell’amministrazione. Il totale, 53,874 milioni è finanziato con fondi del Pnrr. Se poi aggiungiamo il valore delle imposte, pari a 6,359 milioni, il costo totale dell’opera arriva a 60,233 milioni di euro.

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