Ravenna. Pestaggio alle porte della discoteca: tre giovani salvati da un genitore

RAVENNA. E’ iniziata dentro, in pista, tra divanetti, luci e musica, per proseguire poi in strada, tra le auto dei genitori in attesa dell’uscita dei figli dalla discoteca. E nei giorni successivi i video della rissa avvenuta una settimana fa alla Ca’ del Ballo hanno fatto il giro di chat, social, e ora si apprestano ad approdare anche a corredo di qualche denuncia. Ce n’è almeno una in canna: quella del padre di un ragazzo minorenne, che nella notte tra sabato e domenica scorsi è intervenuto per salvare tre giovani in balia di un pestaggio di gruppo, caricandoli in auto e portandoli al sicuro verso l’ospedale, dove poi sono stati accompagnati dai rispettivi amici. Lui ci ha rimesso il pickup: fiancate sfregiate, uno specchietto rotto e il finestrino del lato passeggero infranto sotto i colpi del branco che voleva continuare a suon di calci, pugni e cinghiate il diverbio nato per futili motivi all’interno del locale.
Preferisce mantenere l’anonimato il genitore: «Non tanto per me - precisa -, ma per mia moglie che non ci dorme la notte e per mio figlio, che fortunatamente quella sera si è tenuto alla larga dalla mischia». Il racconto dell’inizio dell’aggressione gliel’ha riferito proprio il ragazzo: «Alcune parole di troppo, a quanto ho capito per via di una ragazza». Da una parte un gruppetto di alcuni adolescenti, dall’altra una ben più nutrita fazione di ragazzi. Il genitore parla di una trentina: «Avranno avuto più di 20 anni, anche 25 - continua -. Saranno state le 2.30 o le 3 quando li ho visti in strada con le cinghie. Correvano, erano carichi come se stessero cercando qualcuno. Sono andato a controllare e ho visto che in gruppo stavano picchiando un ragazzo. Ne aveva prese talmente tante che non si muoveva più, così l’ho caricato in macchina e vedendomi anche altri due suoi amici sono saliti».
Il testimone descrive anche le lesioni riportate dai tre minori: «Uno aveva una mano ferita, un altro aveva ricevuto una coltellata all’altezza di un orecchio, il primo che ho soccorso ho visto che ha ricevuto tra i vari colpi anche un calcio in pancia». Lo scenario è quello di un pieno caos lungo via Dismano, tale da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, chiamate probabilmente da altri genitori presenti in quel momento nel parcheggio della discoteca. «La strada era bloccata - prosegue - mentre facevo inversione mi hanno danneggiato l’auto nel tentativo di prendere i tre ragazzi che avevo soccorso». La fuga, premendo il piede sull’acceleratore, è stata inizialmente frenata da altri colpi, portando anche a uno scontro diretto tra l’automobilista e alcuni giovani del branco.
Numerosi i filmati dell’aggressione circolati nelle ore successive. E proprio nel commentare l’episodio, il nostro critica gli eccessi, a partire dalle risse, che nonostante l’intervento del servizio di sicurezza, visibile in uno dei video, «sono ormai una costante in quel posto». Uno sfogo postato dalla moglie anche su Facebook, per il quale - rivela preoccupato - «è stata contattata da una persona dello staff, penso un capo dei Pr». Tutte circostanze che probabilmente finiranno nella denuncia già in cantiere.