Rimini. Rapinati e sequestrati in casa di notte, la cassaforte ritrovata in un’auto a fuoco

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Si sono svegliati nel cuore della notte, sentendo del trambusto proveniente dal salotto e quando si sono ritrovati davanti quattro uomini col volto coperto dal passamontagna, guanti e un trapano in mano, hanno capito che stavano per essere rapinati.

Una brutta avventura per una famiglia residente a Rimini, in via Benedetto Coda, una traversa di via Soleri Brancaleoni, zona vicinissimo al centro storico, fatta di villette e piccoli condomini su tre piani. Nella notte tra giovedì e venerdì, intorno alle 3.30, quattro persone hanno fatto irruzione nell’appartamento forzando una porta finestra con un trapano. Un gioco da ragazzi per mani esperte nelle effrazioni. Una volta all’interno, i quattro rapinatori con il viso travisato, abiti scuri e mani nascoste dai guanti, hanno atteso che i due coniugi e la figlia li raggiungessero in salotto e poi con molta calma gli hanno invitati ad entrare in una stanza e li hanno chiusi dentro. Pare non abbiano usato violenza né fossero stati armati, ma agendo da professionisti, cioè da persone abituate a colpi simili, hanno tranquillizzato le vittime dicendo loro che non gli avrebbero fatto del male ma solo preso soldi e gioielli.

E così è stato: si sono fatti dire dove erano i preziosi e dopo aver chiuso la famiglia a chiave, hanno agito indisturbati. I banditi infatti hanno avuto il tempo di smurare una piccola cassaforte dove all’interno c’erano i gioielli di famiglia, per un valore di qualche migliaia di euro e poi sono scappati da dove sono entrati. Quando è scattato l’allarme i quattro banditi erano probabilmente già molto lontani.

La loro auto bruciata con all’interno la carcassa della cassaforte murata è stata ritrovata nel comune di Santarcangelo spinta nel fiume Marecchia. Intorno alle 10 di ieri mattina infatti alcuni passanti hanno dato l’allarme perché mentre stavano transitando lungo via Savina nei pressi del lago Azzurro a Sant’Ermete e, lungo la ciclabile che costeggia il fiume Marecchia, hanno visto un’auto in fiamme.

Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere il rogo e, all’interno dell’abitacolo, hanno rinvenuto la cassaforte scassinata. Sulla rapina e la rocambolesca fuga dei quattro banditi, presumibilmente dell’est Europa, sta indagando la Squadra Mobile. La caccia è aperta per cercare qualche traccia o qualche errore commesso dai rapinatori, non solo nella villetta svaligiata, ma anche sul luogo dove hanno dato fuoco all’auto prima di gettarla nel fiume.

Il fatto che fossero completamente travisati e con i guanti e che si siano preoccupati di eliminare ogni traccia, dna compreso, incendiando la vettura usata per la rapina, fa supporre che almeno un paio di soggetti del commando possano avere dei precedenti e quindi essere già registrati nelle banche dati della polizia.

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