“Quando si ubriaca picchia la moglie”: 55enne della Valle del Rubicone a processo per la terza volta

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  • 26 marzo 2025

Ha nel casellario giudiziale già due condanne per maltrattamenti in famiglia, per casi legati a moglie e figlie, all’epoca minorenni. E per maltrattamenti e lesioni è tornato ieri di nuovo in aula: dove gli si contesta di aver stretto le mani al collo e lesionato la consorte al culmine dell’ennesimo litigio, avvenuto mentre era ubriaco.

Una condizione, quella attuale, in cui rischia una pena ulteriore e molto elevata un uomo di 55 anni residente in un comune dell’alta Valle del Rubicone. Un uomo di cui non è possibile esplicitare le generalità per non svelare, automaticamente, anche chi siano le vittime del suo agire.

Quelle prese in esame ieri nell’aula del giudice Federico Casalboni (pubblico ministero Alice Lusa) sono le ultime accuse in ordine di tempo. Dopo quell’episodio, stando a quanto lo stesso accusato ha riferito (difeso dall’avvocato Marco Ferri), si è trasferito in un comune limitrofo. A pochi passi dalla caserma dei carabinieri che ieri hanno ripercorso le indagini in aula, per essere certo di non “venire più a contatto” con la moglie. Dalla donna (la parte civile è tutelata dall’avvocato Milena Montemaggi) era stato più volte denunciato in momenti storici in cui era anche stato arrestato ed aveva avuto un divieto di avvicinamento alla casa familiare, per dinamiche sempre simili. Fuori dal lavoro beve vino: si ubriaca e diventa violento e aggressivo con la consorte.

La vicenda di cui ora si discute in Tribunale risale al 2021, quando aveva già subito le prime condanne per maltrattamenti e lesioni e quando la misura di allontanamento dalla compagna era venuta meno. Dopo aver ascoltato l’imputato, che ha descritto come le sue giornate fossero scandite da un duro lavoro manuale, nelle cui pause si occupava comunque dell’accudire le figlie, il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo mese di maggio, quando sono previste le richieste di accusa e difesa e verrà deciso se il 55enne debba o meno essere di nuovo condannato.

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