Pesce perduto da un peschereccio spiaggiato sulla battigia a Zadina

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  • 08 settembre 2024

Tutti a chiedersi, in spiaggia a Zadina, da dove venissero tutti quei pesci sparpagliati qua e là sul bagnasciuga in una tarda mattinata di fine estate. Tanti hanno sospettato che fossero vittime di una moria improvvisa per la scarsezza di ossigeno nell’acqua, come accade spesso in caso di anossia del mare, in presenza di fenomeni di eutrofizzazione. In realtà, si tratta di pesce che sta in genere a molte miglia al largo: acciughe anche di grande pezzature, sarde e sardelle, belle fresche. A differenza di altre specie marine, come sogliole, triglie, paganelli, granchi, vongole, non vivono sui fondali sotto costa ma nuotano in grandi banchi in mare aperto.

Perciò la spiegazione è semplice: prima di vedere quel fenomeno anomali, si erano visti incrociare al largo grandi pescherecci provenienti da nord in procinto di rientrare in porto e quindi è presumibile che quei pesci siano arrivati dalle reti ripulite dai pescatori o più verosimilmente da alcune casse finite accidentalmente in mare. A fine agosto si è infatti concluso il fermo obbligatorio per la pesca “a volate” del pesce azzurro, mentre per la riprese generale della attività (pesca a strascico, divergenti, gabbie, sfogliare) bisognerà attendere fino al 15 di settembre.

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