Rimini. Oltre 20mila persone alla Festa de’ Borg, Tonini: «Vinta la commessa di essere comunità»

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Musica, danza e buon cibo, il maltempo non ferma la Festa de’ Borg tornata dopo una pausa di sei anni. L’aritmetica della tre giorni, in programma sino a ieri nel Borgo San Giuliano, mette in fila più di 20mila visitatori e la vendita di 12mila biglietti della lotteria. A tirare le somme della 22esima edizione è Stefano Tonini, presidente de La Società De’ Borg.

«Ogni vicolo - racconta - è diventato un juke box a cielo aperto, con 60 artisti distribuiti su 10 punti spettacolo ma anche una grandiosa macchina del tempo per rivivere gli ultimi cento anni della storia di Rimini».

A dare qualche grattacapo il meteo ballerino che ha costretto gli organizzatori a spostare nella piazzetta Pirinela «stand e spettacoli previsti al porto antico mentre è stato confermato o anticipato ogni altro evento, salvo la cancellazione del gran finale con i fuochi d’artificio».

Un evento identitario

Gli obiettivi prefissati sono stati comunque raggiunti: dal consolidare la memoria del quartiere alla celebrazione dello spirito romagnolo vocato all’accoglienza sino alla raccolta fondi per le iniziative del Borgo.

«In passato - ricorda ancora Tonini - sono stati realizzati murales e acquistati due defibrillatori». Molto gettonata anche la lotteria che ha messo in palio premi per quasi 18mila euro, inclusa un’auto Kia Picanto raggiungendo al pomeriggio di ieri un incasso da 24mila euro. Un risultato, questo, «in linea con l’ultima edizione» ricordando che la festa si sostiene proprio tramite la vendita dei biglietti e il ricavato degli stand.

«La scommessa di essere comunità – ribadisce il presidente – è stata vinta coinvolgendo 200 volontari, sebbene non siano mancate difficoltà logistiche e amministrative. Basti pensare all’imponente servizio di sicurezza dispiegato per una spesa di circa 12mila euro, con tre ambulanze, una centrale operativa e cinque squadre di soccorritori a piedi: cinquanta persone in tutto». Sette invece gli stand gastronomici tra cui quello da 800 posti dislocato in piazzale Tiberio dove perché tutto sia pronto «si iniziano a pulire i pomodori alle 9 del mattino».

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