Numero unico 112 in Emilia-Romagna: tempi di attesa sotto i 3 secondi. Al primo posto le emergenze sanitarie
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BOLOGNA. Il numero unico europeo 112 arriva a Reggio Emilia da martedì 18 febbraio. Il numero è già attivo dallo scorso 3 dicembre in diverse aree dell’Emilia-Romagna. «Innovazioni come questa - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi - chiedono tempo, ma in Emilia-Romagna i dati relativi ai primi mesi di attivazione del Numero unico europeo 112 ci dicono che il sistema definito con le altre istituzioni sta funzionando». I servizi di emergenza, sottolinea Fabi, «sono entrati così in una nuova fase che permette ai cittadini di avere risposte sempre più precise, localizzate e veloci: i tempi medi di attesa finora stanno sotto i tre secondi. Entro l’1 aprile il numero sarà attivo su tutto il territorio regionale e, quando sarà a regime, vedremo meglio i risultati di un modello di grande impatto e fortemente innovativo».
Al 10 febbraio, nei primi 69 giorni di operatività, nei distretti telefonici dove è stato attivato, sono 136.336 le telefonate complessive ricevute, con una media giornaliera di 1.610 in quelli di Bologna (dal 3 dicembre 2024), Rimini e Forlì-Cesena (dal 4 febbraio) e 1.270 in quello di Parma (dal 21 gennaio). Per i distretti telefonici di Bologna, Rimini e Forlì-Cesena il tempo medio di risposta al cittadino è di 2,7 secondi, per quello di Parma di 2,8. Quanto alle telefonate non inerenti ad emergenze, per i distretti di Bologna, Rimini e Forlì-Cesena sono il 38%, pari a 42.674 telefonate. Sono, invece, 69.569 le telefonate inoltrate alle centrali di secondo livello: di queste, 32.083 riguardano emergenze sanitarie, 19.752 i Carabinieri, 12.643 la Polizia e 5.091 i Vigili del Fuoco.
Per Parma, sono ancora dati diffusi dalla Regione, il filtro degli operatori, «utile a liberare le centrali di secondo livello da chiamate che non richiedevano interventi urgenti», è pari al 49% (11.726 telefonate). 12.367 telefonate, invece, sono state inoltrate alle centrali di secondo livello: di queste, 5.371 riguardano emergenze sanitarie, 3.564 i Carabinieri, 2.786 la Polizia e 646 i Vigili del Fuoco. Entro l’1 aprile 2025 il Numero unico europeo di emergenza sarà attivo su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. Dal 4 marzo 2025 sarà attivato nei distretti telefonici di Ferrara, Comacchio (Ferrara) e Lugo (Ravenna); dal 18 marzo 2025 nei distretti telefonici di Modena, Mirandola e Sassuolo (Modena); infine, a partire dal primo aprile 2025 il servizio sarà attivo nei distretti telefonici di Imola (Bologna), Ravenna e Faenza (Ravenna)