Morto dopo la disco a Bellaria, aperto fascicolo. Il 42enne Di Marino cercava la cura contro il cancro ai polmoni
Sarà effettuata oggi l’autopsia sul corpo di Daniele Di Marino, il professore di biologia molecolare di 42 anni, nato a Roma e residente a Como, morto sabato sera sul lungomare di Bellaria Igea Marina dopo una serata in un locale sulla spiaggia.
La Procura della Repubblica di Rimini ha aperto un fascicolo contro ignoti e probabilmente ancora senza ipotesi di reato in attesa dei risultato autoptici e i test tossicologici. Un atto dovuto anche in seguito alla segnalazione della moglie che si trovava con il professore al momento del malore fatale. Stando alla donna incinta all’ottavo mese, il marito si è sentito male subito dopo essere uscito dal locale intorno alle 23.30. Sul posto erano intervenuti i carabinieri di Bellaria Igea Marina e il 118 che aveva provato a rianimare il professore per 50 minuti. Il referto del medico del 118 era stato che la morte poteva anche essere compatibile con cause violente.
Stando a quanto riferito dalla moglie, Di Marino nel locale aveva ballato, “pogando” in pista e potrebbe in quel caso aver preso degli spintoni al torace e dei colpi alla testa. Quando è uscito dal locale, si portato la mano al petto e con un filo di voce ha detto alla moglie che gli camminava vicino di non sentirsi bene. Poi si è piegato in due e si è lasciato cadere sul marciapiede.
La moglie dopo aver visto il marito accasciarsi improvvisamente sul marciapiede del lungomare Pinzon ha chiamato il 118. Anche lei si è sentita male visto il suo stato interessante i sanitari ne hanno disposto il ricovero per precauzione.
Una morte improvvisa avvenuta per arresto cardio circolatorio, ma causato da cosa? Saranno i test tossicologici e l’autopsia disposti dalla Procura a chiarire se l’uomo avesse o meno assunto droghe o solo alcol, anche se niente fa supporre che l’avesse fatto. Visionati dai carabinieri anche i filmati di sicurezza del locale.
Daniele Di Marino, professore associato di Biologia Molecolare del DiSVA, era stato l’unico italiano ad aver vinto il “Travel Award” dalla Biophysical Society durante l’annuale Meeting a San Diego nel 2020 e nel 2023 la Fondazione Airc e l’Università Politecnica delle Marche avevano finanziato il suo progetto di ricerca contro il cancro per cinque anni, con oltre 530mila euro.
Lavorava per trovare una cura per il tumore al polmone. Ieri intanto il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, a nome di tutta la comunità accademica, «profondamente commosso - si legge sul sito dell’Ateneo - partecipa la prematura e improvvisa scomparsa del professor Di Marino ricordandone l’entusiasmo e il generoso impegno a favore della didattica e della ricerca».