Rimini. Palpeggiata nel camerino dal negoziante ora accusato di violenza sessuale su 17enne
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La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per un negoziante originario del Bangladesh accusato di aver palpeggiato una cliente minorenne nel camerino. A denunciare il cittadino stradino, di 40 anni, titolare di un negozio su lungomare, la giovane cliente che ha raccontato tutto ai carabinieri di Rimini, spiegando come l’uomo le aveva messo le mani addosso mentre provava della merce nel camerino.
Il fatto risale alla mattina del 14 luglio scorso, quando la giovane di 17 anni, residente a Rimini, era uscita di corsa dal negozio gestito dal bengalese, da anni residente in Italia, e quasi in lacrime aveva raccontato alla madre quello che le era appena capitato, ossia di essere stata palpeggiata nelle parti intime nel camerino del negozio sul lungomare dove era entrata per provare un abito. La minorenne aveva quindi detto di essere stata afferrata con forza per il braccio e toccata al seno. Non solo, pare che il 40enne, approfittando del fatto che la ragazza si stesse cambiando per provare il vestito, l’abbia toccata pesantemente nelle parti intime. La 17enne aveva quindi sporto denuncia ai carabinieri di Rimini riconoscendo il 40enne da alcune foto segnaletiche. Ai militari aveva quindi descritto la situazione in cui si era venuta a trovare. E cioè che mentre stava provando un vestito nel camerino, quindi si trovava in forte disagio perché in abbigliamento intimo, era stata bloccata e palpeggiata nelle parti intime da quello che le era parso il titolare dell’esercizio commerciale.
La ragazza aveva reagito subito, aveva urlato “ma che stai facendo”, gli aveva lanciato sul banco il vestito ed era uscita dal negozio di corsa guardandosi le spalle, nella speranza che l’uomo non la seguisse.
Era partita così la segnalazione all’autorità giudiziaria e la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo d’indagine per violenza sessuale. Identificato, il negoziate è risultato essere un cittadino del Bangladesh di 40 anni, incensurato e residente in Toscana. L’uomo infatti sarebbe stabile in Riviera, come molti connazionali, solo nel periodo estivo e per gestire il punto vendita. Il sostituto procuratore, Luca Bertuzzi, titolare dell’indagine, ha quindi chiesto la fissazione dell’udienza preliminare per l’eventuale rinvio a giudizio.