Lancia un coniglio in strada dalla moto, le telecamere riprendono la targa sammarinese

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Scaraventa contro una recinzione un coniglietto chiuso in una busta mentre è in sella allo scooter. È caccia al responsabile. «L’ha gettato via come fosse immondizia perché era ammalato, una malattia che peraltro si sarebbe potuta evitare se si fosse degnato di vaccinarlo». È questa l’agghiacciante scoperta del Cras (centro di recupero animali selvatici) che ha accolto la bestiola.

L’ennesimo episodio di crudeltà contro gli animali si è consumato sulla via consolare Rimini-San Marino, nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, verso le 19.30. Ad assistere a un’azione «a dir poco sconcertante» è stato un giovane che, in sella al suo scooter, si è trovato dietro al centauro responsabile «di un inqualificabile gesto». La situazione è precipitata in pochi secondi. «Ero a Rimini sulla salita del ristorante “C’era una volta” – racconta – quando ho visto uno scooter, uno Xmax scuro targato San Marino, lanciare un coniglio bianco da un sacchetto di plastica contro una recinzione e poi andarsene». L’autore del misfatto si è accorto di essere osservato dal ragazzo che ha fatto dietrofront per inseguirlo ma ha dato gas «come nulla fosse».

Gli inquirenti passeranno al vaglio le telecamere installate lungo la strada. Quanto al codice penale italiano, in caso di abbandono di animali, prevede all’articolo 727 l’arresto fino ad un anno e una multa da mille a 10mila euro. Nel frattempo la nuova legge contro l’abbandono, che è ferma al Senato prevede il ritiro della patente per chi si macchia di questo reato e fino a sette anni di reclusione.

Sceso dallo scooter, il ragazzo si è avvicinato al coniglio che, fuoriuscito dal sacco, si è dimostrato abituato alla presenza umana. Così non è stato complicato prenderlo tra le braccia in modo che non scappasse in mezzo alla strada rischiando di essere investito o si avventurasse nella vegetazione che costeggia la strada. «Ho avvertito la polizia locale - spiega il giovane - e gli agenti hanno portato la bestiola a Corpolò nel centro dedicato agli animali».

Proprio la referente del Cras, Clara Corbelli, spiega che il coniglio ha riportato «un trauma cervicale e danni neurologici per lo schianto contro la recinzione». Mentre è difficile stabilire se ci siano anche fratture, il Cras ha fatto i conti «con un’altra amara scoperta». Il coniglio risulta infatti malato di mixomatosi, «una malattia che si poteva prevenire e evitare tramite vaccini di routine che, quindi, non sono stati eseguiti» provocando una grave congiuntivite, sensibilità alla luce e tumefazioni sottocutanee. Ma non è detta l’ultima parola.

Per lo sfortunato coniglio si prospetta, una volta curato, l’opportunità di trovare una famiglia «degna di questo nome». Per chi fosse interessato all’eventuale adozione, è possibile contattare Clara tramite messaggi whatsapp al 338.7204689.

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