La Notte rosa anticipa: il 20 e 21 giugno. Cecchetto: «Diventerà il Festival dell’estate italiana»
«Sarà una Notte rosa condivisa. Proprio come richiestoci, lo scorso anno, dagli operatori turistici. A breve, quindi, avvieremo una serie di incontri per definire, d’intesa con le categorie economiche, iniziative, novità, ed eventi». Claudio Cecchetto, ambassador di Visit Romagna, accolto il sollecito degli imprenditori della Riviera, illustra quelle che saranno le linee guida del tradizionale appuntamento della stagione balneare, che, ogni anno, da ormai vent’anni, coinvolge i 110 km di costa (e non solo) tra le province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna. «Una manifestazione che, questo almeno è il nostro obiettivo, dovrà trasformarsi in una sorta di Festival, il Festival dell’estate italiana. Così come Sanremo lo è diventato per la canzone».
Cecchetto, la Notte rosa è stata anticipata al 20-21 giugno, quasi ad annunciare l’inizio della bella stagione: che novità sono previste?
«La principale novità sta proprio nella data, fatta coincidere volutamente con l’ingresso dell’estate. Mi viene da pensare al Festivalbar, che per decenni, nel secolo scorso, segnò la data d’inizio della bella stagione. Ecco, la nostra “Notte” dovrà rappresentare, per i giovani d’oggi, quello che il Festivalbar rappresentava per i giovani di allora: un momento di spensieratezza e di divertimento».
Nelle due ultime edizioni, da quando lei ha preso in mano le redini della manifestazione siamo passati da “Pink fluid” a “Week end dance”: quest’anno, che si celebrerà il ventennale, cosa dobbiamo aspettarci?
«Ci stiamo pensando ed è tutto in cabina di regia. Ci sono diverse proposte sul tavolo: sicuramente sceglieremo la migliore. Entro il mese decideremo come chiamare il nostro “Festival”, scusi la nostra Notte rosa. Ma credo che alla fine opteremo per coniare un nuovo “titolo-messaggio”. Se Pink fluid, infatti, era nato per lanciare un messaggio di inclusione e libertà, di empatia e amore, Week end dance, invece, voleva veicolare l’energia positiva che il territorio emana verso gli altri. La Romagna, però, ha tante altre sfaccettature, basti pensare allo sport, alla tipicità dei prodotti, ai percorsi immersi nella natura, al mare, al sole. Vedremo di riuscire a trovare un titolo che sappia sintetizzare tutta questa ricchezza».
Lo scorso anno gli operatori turistici chiesero un coinvolgimento diretto nell’organizzazione dell’evento...
«Ed è quello che faremo. Anzi, sono io che chiedo a loro una collaborazione stretta. Perché se la Notte rosa è diventata quello che è ora, e va avanti con successo da ben vent’anni, gran parte del merito è loro. Una cosa è certa: ci incontreremo per confrontare proposte e idee innovative. E via dalle cantine quei nastri rosa del 2006...»
Però molti di loro sostengono che l’evento sia ormai obsoleto e superato e che andrebbe addirittura cancellato: come risponde?
«E l’alternativa? Quale sarebbe l’alternativa? E poi considerare un’iniziativa di 20 anni vecchia mi sembra un controsenso. In termini proprio. La giovinezza inizia a vent’anni, e noi che facciamo? Consideriamo vecchio un evento ventennale. Non ci sto! Secondo voi i tedeschi considerano vecchio e superato l’Oktoberfest? Eppure ha più di due secoli di vita. Certo c’è da cambiare qualcosa, come si è fatto ogni anno. Ma da qui a dire azzeriamo tutto, ce ne passa».
Era stata annunciata un’estensione della durata da due giorni ad una settimana, sarà così?
«L’intenzione è quella. Per questo suggerisco a chi vuole venire, di allungare il suo periodo di vacanza. Potrà assistere ai preparativi, potrà godere i piaceri di questa terra, di questo sole, di questo mare. E potrà divertirsi insieme a noi per sette giorni, anziché due».
Con i nuovi voli dall’Inghilterra e dalla Germania si aspetta un incremento di presenze straniere?
«Più che un auspicio è una certezza. E ritengo i collegamenti con gli scali di Londra Heathrow e Monaco di Baviera fondamentali in tal senso. Lo scorso anno, infatti, molti stranieri arrivarono per la Notte rosa dopo essere atterrati in aereo a Bologna. Quest’anno, invece, arriveranno in Riviera con molta più comodità, senza dover per forza prendere un treno o un bus. Atterrando direttamente a Rimini».
Visto il successo 2024 della discoteca Space, pensa di coinvolgerla nella Notte rosa?
«Vedremo, sicuramente ne parleremo. Ogni opportunità deve essere colta al volo. E lo Space è il classico esempio dell’imprenditore che ce la mette tutta e ce la fa. A vantaggio non solo suo, ma dell’intero territorio. Spero proprio che al nostro Festival dell’estate partecipi anche lo Space».