Rimini. La invita in stanza per lavorare ma tenta di violentarla : maitre d’hotel a processo

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«Vieni in stanza da me che così mi aiuti ad organizzare i turni di lavoro del personale per la settimana». Secondo gli inquirenti, è questa la frase che un uomo di circa 40 anni, maître di un albergo del Riminese, aveva usato per persuadere una cameriera ventenne a entrare nella sua stanza d’hotel, con l’obiettivo di avanzare delle avances. Avances che lei, come è stato ben chiarito nella denuncia, ha rifiutato nettamente.

Il fatto risale al 27 giugno 2023 e lo scorso giovedì mattina si è celebrata la prima udienza istruttoria del processo contro il maitre, un uomo di origini campane (della provincia di Benevento) di circa 20 anni più grande della cameriera. In udienza sono sfilate numerose colleghe della ragazza, chiamate a testimoniare davanti al giudice per raccontare l’accaduto.

Nello specifico, la ragazza (originaria e residente nel Nord Italia, che due estati fa era sulla riviera romagnola per la stagione estiva) sarebbe stata immobilizzata con gesti repentini dall’uomo che le ha preso il viso tra le mani per poi baciarla in bocca con la lingua, incurante dei no e della sua strenua opposizione. Non soddisfatto, le aveva anche leccato la faccia. Le molestie si sono fermate a questo punto, perché la giovane è riuscita a fuggire, andandosi a rifugiare nella sua camera da letto, dove si è rinchiusa per sfuggire al maitre.

La denuncia

La ragazza, pochi giorni dopo, si era rivolta ai carabinieri, raccogliendo forze e coraggio necessari per sporgere denuncia.

Il pubblico ministero Luca Bertuzzi ha poi chiesto il rinvio a giudizio per il campano, contestando il reato di violenza sessuale aggravata. Come raccontato nella denuncia, infatti, sarebbe passato pochissimo tempo dal suo ingresso nella stanza del maître che l’uomo «con insidiosa rapidità», con le due mani le avrebbe afferrato il volto, l’avrebbe baciata altrettante volte sulle labbra e poi le avrebbe leccato il viso.

L’esperto di enologia è difeso di fiducia dagli avvocati Piergiorgio Romano e Alessandro Zampino del Foro di Benevento, mentrr la giovane cameriera, che si è costituita parte offesa a processo, è assistita dall’avvocato Marco Romanello del foro di Biella.

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