Imola, Figliuolo torna in Vallata e incontra i sindaci «Evitare lo spopolamento»

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A distanza di mesi dall’ultima volta, ieri mattina il commissario Figliuolo si è recato in Vallata per osservare da vicino la situazione frane e viabilità, oltre agli interventi di ricostruzione a un anno dall’alluvione del maggio 2023. Il generale ha incontrato, nel municipio a Casalfiumanese, i sindaci dei quattro comuni montani Beatrice Poli, Alberto Baldazzi, Mauro Ghini e Gabriele Meluzzi più il primo cittadino di Mordano Nicola Tassinari, insieme all’ingegner Maurizio Martelli della Città metropolitana e a Marco Monesi, referente metropolitano degli interventi di ricostruzione post alluvione sul territorio. Presente anche l’assessora regionale alla Protezione civile, Irene Priolo. La visita è poi proseguita a Castel del Rio nel cantiere in corso per il ripristino della strada comunale Panoramica e a Casalfiumanese lungo il tratto comunale della via Gesso dove i lavori di ricostruzione con i fondi dell’alluvione e del Governo sono già comunque conclusi. «È stato fatto il punto - spiega il sindaco di Castel del Rio, Alberto Baldazzi -. La situazione più critica è però sulle provinciali dove non si vede un cantiere, anche se il commissario per questo ha ammesso di voler chiedere l’appoggio di Anas. L’unico aperto, da quanto ho verificato, è proprio nel mio territorio sulla comunale Panoramica subito a sud del ponte Alidosi. Su questa strada, lato Valsalva, stanno arrivando i progetti e dovremo poi affidare l’esecuzione di altri 5-6 cantieri. Prima però deve terminare quello già in corso, altrimenti si creerebbero problemi logistici per i residenti. Con questo ritmo ci vorranno anni, ma penso che entro il 2024 il grosso dei lavori sulle strade comunali sarà completato». Per la sindaca di Casalfiumanese Beatrice Poli l’incontro è stata l’occasione per «parlare del tema annoso delle strade provinciali dove ci sarebbero tanti interventi da fare e, collegato a questo, dell’arrivo di personale specializzato in supporto agli uffici tecnici, perché i progetti vanno veloci tante più persone ci lavorano - commenta -. Figliuolo ci ha fatto sapere che ha proposto un emendamento per nuovi concorsi e selezioni dirette, ovvero maggiori possibilità di assunzioni, visto che al momento si può attingere sempre solo da graduatorie esistenti». Il ragionamento poi si è spostato sulla delocalizzazione, ovvero la necessità di spostare fisicamente case e aziende da zone già alluvionate e a rischio. «Al commissario abbiamo ribadito che l’intento non deve essere spopolare le montagne, ma fare un’analisi seria delle frane più gravi» conferma Poli. «Sa benissimo che non possiamo mandare la gente via di casa - aggiunge il primo cittadino di Fontanelice, Gabriele Meluzzi -. Per questo lo spostamento delle famiglie avverrà solo in casi estremi. Figliuolo ha poi riferito che i soldi ci sono e lui vuole risolvere i problemi, quindi il suo impegno sarà sempre quello di venire incontro alle comunità e ai sindaci nei limiti delle sue competenze».

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