Era scomparso da casa ieri: ritrovato cadavere nel Rubicone a Capanni di Savignano

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  • 23 gennaio 2025

Da molte ore nessuno lo aveva più visto. Quando i suoi parenti si sono mossi per cercarlo lo hanno ritrovato: morto all’interno del fiume Rubicone.

Un lutto che ha scosso tutta la frazione di Capanni quello di Luigi Gabrielli, 68enne che tutti in zona conoscevano col soprannome di “Luigino”. Adesso sono in corso indagini per cercare di ricostruire la dinamica della morte. La tesi più battuta è quella di un malore che lo abbia fatto cadere nelle acque (non profonde) dell’ultimo tratto del fiume Rubicone che taglia completamente la frazione in cui Luigino viveva. Ma naturalmente gli investigatori (sul posto sono intervenuti i carabinieri di Savignano ed della Compagnia di Cesenatico) fino all’esecuzione dell’autopsia sul suo corpo, non potranno escludere nessuna altra pista, comprese quelle del gesto auto lesionistico o del coinvolgimento di terzi nell’accaduto. Tutte piste per ora ritenute molto poco probabili.

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Gabrielli, che viveva solo e lascia due figli, e che tutti conoscono nella frazione di residenza a Capanni, aveva delle problematiche di salute. Nulla che gli impedisse però di uscire di casa e svolgere per la maggior parte del tempo una vita normale. Si muoveva sempre a piedi ed è questo fattore che lascia spiragli anche all’ipotesi che a stroncarlo ed a farlo cadere possa essere stato anche un incidente: un “inciampo” (che per ora si ipotizza possa essere avvenuto anche a causa di un malore) mentre camminava vicino alle sponde del Rubicone. Di fatto ieri è stata l’ultima volta che qualcuno lo ha visto in vita. Questa mattina dunque i suoi parenti hanno iniziato a preoccuparsi del fatto di non averlo ancora visto e che non si riuscisse a rintracciare a casa. E prima ancora di avvisare i carabinieri della scomparsa, avevano iniziato a cercarlo. Partendo proprio dai punti che frequentava più spesso in frazione visto che a piedi non sarebbe potuto arrivare troppo lontano. Di fatto quando stavano iniziando ricerche massicce e si cominciava ad ipotizzare di creare squadre di ricerca per lui, un suo parente ha visto la sua salma riversa nel fiume a non tanta distanza dalla sua abitazione. Ed ha avvisato i soccorsi.

Erabo circa le 11 quando il 118 ha accertato che l’uomo era già morto da ore: anche se soltanto l’autopsia decreterà da quanto esattamente e come sia avvenuto il decesso. Per ora resta lo smarrimento e il dolore di chi lo conosceva: «Tutti qui lo conoscono - ha detto il presidente di quartiere Luca Maggioli - Luigino era una sorta di elettricista di tutto il quartiere, una persona molto ben voluta da tutti. Siamo davvero dispiaciuti per l’accaduto.

La salma dell’uomo dopo tutte le operazioni peritali per circoscrivere la scena del rinvenimento per la magistratura, è stata poi trasferita all’obitorio del Bufalini dove l’autopsia, nel prossimi gironi, cercherà di chiarire le cause del decesso prima che possa essere dato il via libera ai parenti per organizzare i funerali e la sepoltura.

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