Rimini. Giovane accoltellato sul lungomare soccorso da un gruppo di turisti
Era ricoperto di sangue, in viso e sulla maglia a maniche corte che indossava. Sporchi di sangue anche i pantaloni corti e le scarpe da ginnastica. «Sto male, aiutatemi», ha detto cadendo a terra, tenendosi una mano su un fianco. Poi ha perso i sensi, davanti agli occhi esterrefatti di un gruppo di turisti che si stavano godendo la serata sulla terrazza di un hotel in via D’Annunzio. Il giovane, un 24enne albanese, è stat accoltellato sabato sera verso le 21.30 sul lungomare all’altezza del bagno 97. Poi si è trascinato per diversi metri finché non si è accasciato davanti ad un hotel pieno di turisti. Subito dall’albergo hanno chiamato il 118 prestando i primi soccorso al 24enne steso sul marciapiede. Gli hanno messo qualcosa sotto la testa e tentato di fargli bere un bicchiere d’acqua. «Cosa è successo? Chi è stato?», gli chiedevano i soccorritori, ma lui un po’ a causa della lingua un po’ per lo choc ad intermittenza perdeva i sensi e non sapeva indicare chi o cosa l’avesse ridotto così. Però a tutti presenti è subito sembrato chiaro che il giovane fosse stato appena accoltellato perché la ferita più profonda sembrava essere un taglio netto. I sanitari del 118 sul posto hanno quindi pensato che il ragazzo potesse essere in pericolo di vita per cui ne hanno disposto il trasferimento d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena. Quando è stato visitato il giovane è stato giudicato meno grave di quanto pensato inizialmente e le sue ferite giudicate guaribili in meno di 30 giorni. Sul posto sabato sera, allertati dal personale del 118, sono arrivati i carabinieri che hanno tentato di farsi raccontare dal 24enne come erano andate le cose e chi lo aveva ridotto una maschera di sangue. Ma il giovane a quanto pare si è chiuso in un profondo silenzio e l’ipotesi più vicina alla realtà è che si sia trattato di uno scontro dovuto alla droga. Molto probabilmente la paura o l’incapacità di raccontare quanto accaduto è legato al motivo del litigio, forse lo spaccio, che ha poi portato il 24enne a subire un’aggressione con il coltello. Nonostante la prognosi sia inferire ai 30 giorni le indagini proseguono d’ufficio perché l’ipotesi è è quella di lesioni gravi aggravate appunto dall’uso di un coltello. Il sostituto procuratore di turno, Paola Bonetti, ha quindi aperto un fascicolo d’indagine. Al momento però non vi sarebbero in zona telecamere di sicurezza per poter ricostruire con precisione l’agguato: nella zona dell’aggressione, intorno ai bagni 97-99 di via D’Annunzio non vi sono telecamere in funzione nonostante i molti cartelli che le indicherebbero.