Fondi per riaprire gli impianti e il rifugio in cima al Fumaiolo

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La prima neve, almeno alle quote più alte della vallata del Savio, quest’anno si è fatta vedere un po’ in anticipo rispetto agli anni precedenti, quando anche al Fumaiolo è spesso arrivata tardi e restava presente per poco tempo.

Tra le buone notizie di questi giorni intanto c’è quella che gli interventi in corso e quelli in partenza grazie ai finanziamenti arrivati, dovrebbero consentire al Fumaiolo, in un paio di anni, di tornare anche a poter contare su impianti e strutture in grado di mettere a valore i paesaggi e le possibilità di escursione che la zona offre.

Impiantistica

È il caso dell’impianto di risalita: «Grazie a un investimento di 70mila euro siamo riusciti a sistemare le carrucole e parte della struttura di base - spiega sull’argomento il sindaco di Verghereto Enrico Salvi - ma al momento sono in corso interventi per quasi 200mila euro». L’impianto d’altronde era piuttosto datato e serviva sistemare le cose anche sotto il profilo della sicurezza oltreché di una futura corretta fruizione per i turisti.

«È stato realizzato nel ‘68-’69 e da allora non sono mai stati fatti grossi interventi di manutenzione qui, ma nel frattempo la normativa i materia di impiantistica è completamente cambiata e ora per poterlo rimettere in funzione servivano investimenti che non sono esigui».

Reperire i fondi non è stato facile, ma ora che le manutenzioni sono in corso, Salvi ne prospetta la conclusione che potrebbe arrivare per la primavera-estate del 2025.

Rifugio

Fondamentale a rivitalizzare dal punto di vista turistico e imprenditoriale l’area sarà anche la riapertura del rifugio Biancaneve: per i lavori di adeguamento fondamentali per rimetterlo in funzione nel rispetto delle più recenti normative, il Comune ha ottenuto un finanziamento di 500mila euro. Non si sbilancia il sindaco: «Credo che cercando di essere realisti, trattandosi di un intervento importante, il rifugio non sarà operativo nemmeno per la stagione invernale 2025-2026, ma credo potremo rivederlo in funzione a fine estate o inizio autunno 2026».

Se tutto va come deve dunque, l’inverno 2026-2027 potrebbe essere il primo dopo anni in cui rifugio e impianti del Fumaiolo torneranno pienamente fruibili.

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