Rimini. Esca avvelenata al Fido Park del parco Marecchia, cane rischia la vita. «Minacce a chi arriva con i cani»

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Bocconi avvelenati nello sgambatoio, cane salvato in extremis. Centodieci punti di sutura, una parte dell’intestino tagliata e una parte eliminata attraverso le feci. Il dramma che ha vissuto Thor, dobermann di appena un anno, non sarà semplice da dimenticare. A qualche giorno di distanza dall’accaduto, è ancora in preda a lancinanti dolori, leniti solo in parte dagli antidolorifici, e fatica a riposare svegliandosi di soprassalto tremante prima che il suo proprietario, Luca, lo risistemi amorevolmente sul fianco. A ripercorrere l’accaduto è Sabrina Saccomanni, al timone dell’associazione “4animals”, che consiglia di tenere i cani al guinzaglio, portare una torcia nelle uscite serali nonché dell’acqua ossigenata per indurre il vomito in caso di avvelenamento.

«L’episodio si è verificato al “Fido park”, l’area di sgambamento per cani all’interno del parco Marecchia a Rimini dove Thor era stato sguinzagliato». Tutto è filato liscio, tra corse a perdifiato e piste olfattive, finché Thor, attirato dal profumo di una fetta di roastbeef nascosta nell’erba, l’ha ingurgita in un boccone a due passi dalla zona destinata ai bambini. Purtroppo l’esca conteneva del topicida perciò, tornata a casa, la bestiola ha cominciato a vomitare sangue. Il momento più agghiacciante è stato quando, sotto gli occhi atterriti della sua famiglia, ha eliminato un pezzo di intestino tramite l’evacuazione. «Thor - spiega Saccomanni - si è salvato solo grazie al celere intervento dei proprietari che lo hanno portato dal veterinario».

Seppur sottoposto a lavanda gastrica e lavaggio del sangue, il dobermann non dava tuttavia segni di reazione perciò, dopo il calvario di una notte, è stato sottoposto a un intervento di quattro ore. Nonostante lo scampato pericolo, il recupero è in salita visto che sarà necessario un mese di convalescenza per un animale giovane e vivace.

Intanto, dopo aver segnalato da tempo la situazione al Comune e Anthea, Luca ha sporto denuncia contro ignoti.

«È solo la punta di un iceberg - conclude - perché il parco è abbandonato a se stesso mentre lo sgambatoio è divenuta zona di bivacco per sbandati che minacciano chi arriva con i quattrozampe. E non è tutto perché giorni fa un levriero si è rotto i legamenti della zampa precipitando in una buca. Anche le aggressioni ai passanti hanno assunto i contorni di un’emergenza e il caso ha voluto che a salvare di recente una mamma col bambino al seguito è stato proprio Thor come un piccolo grande eroe».

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