Emilia-Romagna, casi di mesotelioma per esposizione da amianto in diminuzione
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Sono in diminuzione in Emilia-Romagna i casi di mesotelioma da esposizione pregressa all’amianto. Se nel 2023, infatti, i nuovi casi erano stati 143, nel corso del 2024 sono stati 121 (occorre però aspettare i prossimi report per avere dati consolidati). Guardando l’andamento delle medie quinquennali, dopo il forte aumento tra il 1999 e il 2018, periodo in cui si è passati da circa 95 nuovi casi di mesotelioma all’anno a una media di quasi 152, negli ultimi cinque anni (2019-2023) le media è scesa a 150,6 casi annui. “Bisognerà aspettare qualche anno per capire se l’andamento dei casi, che dal 2011 è oscillante con valori attorno ai 150 casi anno, potrà diventare un trend in diminuzione- spiega l’Afeva Emilia-Romagna, l’associazione regionale delle vittime dell’amianto- al momento ci pare che la situazione, pur ancora critica e assestata su valori molto alti, cominci a vedere la decrescita dei casi che stiamo aspettando e che speriamo non sia molto lenta”. A questo proposito, segnala l’associazione, «la conferma che probabilmente stiamo entrando in una fase discendente è il dato dell’età alla diagnosi di mesotelioma che vede, dal 2017 al 2024, un aumento della sola classe di età over 74 anni che passa dal 41,6% al 48,13% mentre è in riduzione per tutte le altre classi di età». Al 31 dicembre 2024 in Emilia-Romagna risultano archiviati 4.431 casi, tra cui 203 sospetti, risultati alle successive indagini non mesoteliomi, e 4.228 mesoteliomi maligni. Di questi, 107 risultano incidenti in epoca anteriore al 1996, data di inizio della rilevazione dell’incidenza su base regionale, e altri 471 diagnosticati in persone non residenti in Emilia-Romagna. Sono quindi 3.650 i casi di mesotelioma maligno diagnosticato in cittadini residenti in regione.
In particolare 802 casi di mesotelioma sono stati registrati in provincia di Bologna, 554 nel reggiano, 419 in provincia di Parma, 405 nel modenese, 374 in provincia di Ravenna, 356 nel ferrarese, 312 in provincia di Piacenza, 263 nel territorio di Forlì-Cesena e 165 nel Riminese. Il tasso di incidenza dei casi di mesotelioma, considerando il quinquennio 2018-2022, rimane a livelli alti: 3,7 per gli uomini e 1,2 per le donne. I tassi più alti sono stati registrati a Reggio Emilia: 5,1 per gli uomini e 2,2 per le donne. “Il mesotelioma maligno conferma le sue caratteristiche di tumore raro con aumento dell’incidenza in entrambi i generi- spiega ancora l’Afeva- registrato fino al 2012 e con primi segni di andamento stazionario negli anni successivi”. Essendo una patologia letale, aggiunge l’associazione, «questa malattia assume ancora rilevanza sociale con impatto superiore a quello degli infortuni mortali. I dati Inail relativi agli infortuni mortali denunciati 2018-2022 (125, 115, 147, 125 e 100) pur con il rilevante incremento registrato nel 2020 per gli infortuni Covid, continuano a dimostrare un’occorrenza alquanto minore (612 contro 767), rispetto all’incidenza dei mesoteliomi (157, 149, 144, 161 e 156), registrata dal registro nello stesso periodo».