È di un 40enne scomparso da un mese il cadavere in acqua a San Mauro Mare

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  • 10 aprile 2025

Ad appena una settimana dal ritrovamento del corpo, e malgrado le enormi difficoltà legate ad una salma resa irriconoscibile dalla lunga permanenza nelle acque dell’Adriatico che ne hanno cancellato i connotati, investigatori ed inquirenti sono già riusciti a circoscrivere il profilo d’identità dell’uomo ritrovato cadavere a ridosso degli scogli, a San Mauro Mare nello specchio d’acqua a fronte del Bagno Delio.

L’allarme, che ha coinvolto la Capitaneria di Porto e i carabinieri per le indagini necessarie, e il nucleo fluviale dei Vigili del fuoco per il recupero della salma, era scattato nel tardo pomeriggio dello scorso 3 aprile.

Quando un pescatore a bordo di un’imbarcazione di passaggio sotto costa aveva notato “qualcosa di strano galleggiare” vicino alla scogliera protettiva della spiaggia di San Mauro Mare e aveva dato l’allarme.

In nottata era stata ripescata la salma dell’uomo: in avanzato stato di decomposizione, tale che i lineamenti del volto non sono riconoscibili così come sono state cancellate dall’acqua salata e dall’agire dei pesci altre parti (come le impronte digitali) che potevano essere utili per capire subito di chi fosse quella salma.

Trasferita in obitorio al Bufalini (da dove ora per problematiche di natura tecnica verrà trasferita per gli ulteriori accertamenti necessari) su quell’uomo deceduto si è iniziato ad indagare facendo leva su quanto indossava al momento del ritrovamento: un paio di jeans, una maglietta a righe rosse e nere orizzontali con sopra una felpa di colore verde. Le uniche cose che il mare gli aveva lasciato addosso, in assenza di qualsiasi altra traccia, come ad esempio i documenti in tasca, che potessero far risalire all’identità.

In una settimana d’intenso lavoro capitaneria e carabinieri hanno messo a disposizione della procura (pm Emanuele Daddi) elementi sufficienti per far convergere la figura dell’uomo deceduto su quella di un 40enne, che vive fuori dalla provincia di Forlì - Cesena.

Si tratta di una persona scomparsa da oltre un mese e che aveva lasciato, nelle pertinenze della sua abitazione e in maniera da poter essere trovato dai suoi familiari, un biglietto che annunciava intenti suicidiari.

Si tratta di una persona che ha a disposizione una casa vacanze di proprietà nel ravennate, a Lido Adriano. e proprio da quella località erano partite in passato le ricerche per rintracciarlo. I vestiti che aveva addosso e le testimonianze di amici e parenti, hanno dato la prima piega alle indagini, facendo convergere su quel 40enne la tesi investigativa che si tratti della salma rivenuta a San Mauro Mare: probabilmente trascinato dalle correnti fin lì dal luogo dove ha deciso di compiere l’insano gesto.

La salma verrà trasferita dal Bufalini per gli ulteriori accertamenti tecnici necessari. Circoscritta la causa di morte, per avere certezze sull’identità del cadavere, è stato infatti disposto un esame del Dna del cadavere: da incrociare con i parenti dell’uomo per poter ufficializzare l’identità dello scomparso

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