De Pascale a colloquio con Meloni sul tema alluvione: «Possibile aprire una fase nuova» VIDEO
Nel primo colloquio con la presidente del Consiglio da governatore dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale ha ribadito che la ricostruzione post-alluvioni potrebbe procedere meglio se il ruolo di commissario fosse affidato al presidente della Regione. “Quello che penso io la presidente lo sa bene, l’ho detto con grande trasparenza: ritengo che le cose funzionerebbero molto meglio se ci fosse un ingaggio diretto tra Regione e governo, con il coinvolgimento diretto della Regione. Non voglio preordinare la riflessione all’incontro (con Meloni, che “ci sarà presto”, ndr). Le ho rappresentato quello che potrebbe essere schema di lavoro”, spiega de Pascale a margine di un incontro organizzato da Legacoop Emilia-Romagna a Bologna per presentare le proposte cooperative per la regione, tornando sui contenuti della telefonata ricevuta oggi dalla premier. “Prima ancora serve fiducia reciproca e quello che ho chiamato ‘patto repubblicano’, poi si costruisce l’assetto organizzativo tale da funzionare. Se non c’è quello, non c’è assetto che tenga. Se il commissario è il presidente della Regione, ma non c’è fiducia e gioco di squadra, non serve a niente, perché se lo si nomina per fare il suo lavoro da solo, non può farlo, deve farlo in sinergia con il governo”, insiste il presidente dell’Emilia-Romagna proclamato oggi. “Una questione così importante non si affronta senza il governo e senza la Regione. Sono ottimista: non serve in questa fase alzare i toni, fare prove di forza, serve sedersi a un tavolo e dialogare. Alla Meloni ho precisato che non è un ‘vogliamoci bene’, è un ‘cambiamo radicalmente tutti passo’, Regione, governo, enti locali, tutti devono dare di più, ma insieme, non in maniera contrapposta”, insiste il governatore. “Il colloquio con Meloni è stato corretto. Ho ricevuto io la sua telefonata, mi ha fatto piacere. Non è stata una telefonata formale, sui temi dell’alluvione ci siamo confrontati in maniera aperta su come interpretiamo quanto avvenuto nell’ultimo anno e mezzo. Abbiamo due chiavi di lettura diverse. Non mi aspettavo che fosse diverso da così. Io ho offerto la possibilità di aprire una fase nuova”, conclude.