Cesena: picchiata dalle nuore con un bastone e dal marito col tirapugni

«Mio marito mi ha picchiato con un tirapugni. Le mie nuore con il manico di una scopa e con calci e pugni»
È la denuncia shock che due notti fa una donna di 70 anni ha fatto al personale del pronto soccorso del Bufalini che, come da protocolli da codice rosso, hanno attivato per lei le procedure di presa in carico e protezione da parte dei Servizi Sociali.
Una storia di brutale violenza, almeno per come è stata descritta e per come verrà ora presa in carico della forze dell’ordine in fase d’indagine, quella di una anziana residente (fino a due giorni fa) nella parte bassa della vallata del Savio. Abitazione da dove era scappata per sfuggire alle violenze da parte del marito. Trovando però nella prima periferia cesenate non solidarietà ma ancora violenza: sotto forma di lite e ulteriori percosse anche da parte delle mogli dei suoi figli.
L’sos era scattato nella tarda serata di due giorni fa. Quando le forze dell’ordine erano state richiamate in una abitazione della periferia cesenate per una “lite in atto” tra donne. Al termine della quale la 70enne era stata trasportata in ambulanza all’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena.
Ai sanitari successivamente l’anziana ha raccontato di aver litigato (per l’ennesima volta) col marito. Di essere stata colpita anche con un tirapugni dall’uomo. Di aver cercato rifugio a quel punto a Cesena, nella abitazione dei figli. Dove però i racconti dell’accaduto “a casa” non avevano suscitato solidarietà alcuna; ma ulteriori liti con le nuore, che anche loro le avevano messo “le mani addosso” picchiandola ulteriormente anche col bastone di una scopa e prendendola a calci.
«A casa non voglio più tornare». La donna è stata posta sotto protezione e dopo le medicazioni ricevute (15 giorni di prognosi computati) è stata nel pomeriggio di ieri trasferita in una casa rifugio dove resterà. Almeno fino al completamento delle indagini ora scattate d’ufficio, per chiarire interamente le dinamiche della vicenda.