Cesena, i minorenni dell’agguato coinvolti in una serie di vandalismi: tra bus, ospedale, Malatestiana e Mercato Saraceno

Non si fermeranno a quelle legate all’aggressione avvenuta all’interno del parco della scuola Agraria, le accuse per gran parte della gang di giovanissimi entrata in azione martedì sera. Dopo l’identificazione e la denuncia, già avvenuta per tutti i componenti del gruppo di 10 che ha ferito a “colpi di lama” un 15enne per un presunto debito di droga, altre accuse potrebbero arrivare per i ragazzi ora ritenuti responsabili di tanti atti vandalici avvenuti nel Cesenate negli ultimi mesi. Vandalismi che nel tempo sono stati anche raccontati, di volta in volta, nelle cronache del Corriere.
È questa la certezza a cui sono arrivati gli investigatori una volta giunti, quasi in tempo reale, all’identità di tutto il gruppo che martedì alle 18.15 ha preso di mira un giovane studente dell’Aeronautico che stava facendo sport con due amici all’interno del cortile di Agraria.
L’agguato
In due lo hanno avvicinato per chiedere il saldo di un presunto debito, ma sul punto saranno le indagini a fare luce. Al rifiuto di pagare del 15enne - studente a Forlì ma residente al convitto perché originario dell’Emilia - hanno chiamato ad entrare nel parco scolastico altre 8 persone: tutte incappucciate e due delle quali armate di lame e coltelli di grandi dimensioni. Con le quali hanno ferito a una mano (tre dita lesionate) e al volto (un fendente all’altezza del mento) il 15enne, che è ancora ricoverato in Pediatria al Bufalini in prognosi riservata, con le sue condizioni che stanno pian piano migliorando dopo una lunga operazione chirurgica patita.
Tutti tra 15 e 16 anni
Nessuno dei 10 coinvolti dell’aggressione è stato ritenuto passibile di arresto per l’accaduto - del caso si sta occupando la Procura dei Minori - ma sulle figure di tutti gli identificati dai carabinieri di Cesena (che hanno 15 o 16 anni, non di più) sono state effettuate ricerche precise, in attesa della futura formulazione delle accuse: è così che per 4 di loro, tra cui i due che erano armati di coltellaccio e lama a scatto, sono emersi dettagli di un “curriculum” teppistico più lungo di quanto si potesse pensare.
Si tratta di giovanissimi tutti residenti tra Cesena (in particolar modo la frazione di Borello) e Mercato Saraceno, che mesi fa, video ripresi, si sono messi in luce anzitutto per una paio di raid vandalici all’interno dell’ospedale Cappelli di Mercato Saraceno.
Fuoco in ospedale
A inizio anno in due distinti blitz all’interno dell’ospedale Cappelli hanno dato fuoco a un armadietto di strumenti per l’ortodonzia e, a un medico che gli si era presentato davanti per fermarli e chiedere cosa stessero combinando, hanno anche scagliato addosso uno strumento da dentista. Poi sono scappati.
La sera prima avevano già rivolto il loro impeto vandalico contro il parco Della Rimembranza, nel giardino di Palazzo Dolcini, dove hanno distrutto i vasi storici che fanno da contorno e abbellimento al parco stesso. Il tutto dopo aver danneggiato porte e infissi all’interno dell’ospedale, svuotando anche un estintore nei corridoi.
Dalla vallata al Cesenate
“Ammoniti” vigorosamente durante un incontro molto vivace all’interno di un bar (da adulti residenti) sul fatto che non potevano continuare impunemente a passare il tempo vandalizzando le strutture pubbliche, il nocciolo di minori più agguerrito ha semplicemente cambiato obiettivi. Ma pare aver continuato nei vandalismi.
Bus, aggressioni e Malatestiana
Nei mesi successivi hanno più volte (sulle cronache è stato raccontato un caso in particolare) aggredito autisti di bus che li stavano trasportando da e per Cesena. Una delle aggressioni finì anche al centro di vivaci proteste dei sindacati degli autotrasportatori che chiedevano maggior sicurezza. Poi questo nucleo di baby vandali avrebbe iniziato a stanziare, in maniera sempre rumorosa e dannosa, all’interno degli spazi aperti al pubblico della Malatestiana. In un caso facendo anche scattare l’allarme anti incendio e dando fuoco e delle riviste.
Al vaglio c’è anche l’ipotesi che si tratti delle stesse persone che, nel corso dei mesi, si sarebbero rese responsabili di pericolose gare in scooter notturne, nel piazzale antistante una nota azienda collocata tra Cesena e la Valle del Savio.
Tutte vicende che ora verranno minuziosamente ripassate al setaccio, acquisendo prove e video da sommare con accuse di danneggiamenti a quella del violento raid punitivo avvenuto nel cortile della scuola cesenate.