Capodanno di sangue a Villa Verucchio, congelati i fondi per Masini e i feriti

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A quasi due mesi dal Capodanno di sangue che ha sconvolto Verucchio la raccolta fondi non è ancora stata distribuita a chi ne aveva diritto. Monta la polemica impastata con gli interrogativi visto che, in realtà, la cerimonia di consegna è stata già effettuata, a metà del gennaio scorso, con tanto di maxi assegni simbolici e foto di rito.

La vicenda

Ma prima un passo indietro. Una notte di terrore ha segnato il Capodanno di Villa Verucchio, dove Muhammad Sitta, cittadino egiziano 23enne regolare e incensurato, ha scatenato il panico, accoltellando quattro passanti, tra cui due 18enni, prima di essere bloccato e ucciso dal luogotenente dei carabinieri Luciano Masini, che invano l’aveva esortato ad arrendersi.

Le quote

I beneficiari del crowdfunding, nel dettaglio, sono le persone accoltellate (per cui si era prospettato un contributo di 5mila euro per ciascuno dei ragazzi accoltellati e uno singolo per la coppia di coniugi romani), oltre al luogotenente, al timone della stazione carabinieri locale. Proprio al militare di Verucchio, l’associazione di commercianti “Vivilla”, che ha promosso la raccolta fondi, aveva deciso di destinare la somma eccetto, come già detto, i 15mila euro.

L’iter delle donazioni

Ora dalla stessa aps forniscono ulteriori dettagli riferendo «che è stata superata la cifra di 50mila euro, depositata in parte sulla piattaforma e in parte sul conto di Vivilla». In origine le donazioni erano destinate a sostenere solo le spese che attendevano il luogotenente, finito nel registro degli indagati per eccesso colposo di legittima difesa. In corso d’opera invece il direttivo ha reso noto che, dal 6 gennaio 2025, una quota delle donazioni sarebbe andato alle vittime dell’aggressione. Quanto allo stop subito di recente dalle operazioni per distribuire i ristori, è dipeso da una necessità concreta «quella, cioè, di aspettare che la magistratura si esprima sulla vicenda». Da qui il nodo su cui bisognerà ragionare.

«In pratica, se si registrerà il “non luogo a procedere” - ipotizzano ancora da Vivilla - sarebbe giusto che i soldi tornassero ai donatori». Il concetto di base di Vivilla è che «la cifra è un tutt’uno: per cui o si liberano i soldi per tutti o per nessuno».

Calendario alla mano, intanto, la scorsa settimana si è svolto l’incidente probatorio sulla dinamica balistica. «Adesso non resta che attendere», concludono dall’associazione, anche se è difficile stabilire quando arriverà il verdetto. Nel frattempo la premier Giorgia Meloni ha avanzato la proposta di un encomio per il comandante, rimarcando l’importanza del suo operato in una situazione di estremo pericolo.

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