Rimini. Bagnini dimezzati all’ora di pranzo, Associazione marinai di salvataggio verso lo sciopero
Associazione marinai di salvataggio della provincia di Rimini, sciopero generale all’orizzonte per protestare contro il dimezzamento del personale di servizio obbligatorio di salvataggio nella fascia oraria compresa tra le 12.30 e le 14.30, come previsto dall’Ordinanza balneare regionale 2024. «Per più di una ragione l’astensione totale dal servizio da parte dei salvataggi, sia in forma sindacale che in forma autonoma, rappresenta oramai l’unica soluzione possibile», annunciano dal direttivo dell’Associazione.
Lo stato di agitazione degli oltre 100 iscritti trova riscontro nella richiesta di incontro già formalizzata nei giorni scorsi via Pec al nuovo prefetto, Giuseppina Cassone al fine di valutare la possibilità di indire uno sciopero. «Abbiamo intenzione di riproporre le istanze già formalizzate alle Capitanerie di Porto locali e ai Comuni costieri (da Bellaria a Cattolica) – spiegano dal Consiglio dei referenti -. L’ordinanza balneare 2024 emanata dall’assessore regionale Andrea Corsini prevede, come noto, un dimezzamento del personale di servizio obbligatorio di salvataggio per 2 ore al giorno, ovvero durante la fascia oraria compresa tra le 12.30 e le 14.30, ponendo così in pericolo sia i soccorritori di salvataggio che i bagnanti stessi proprio nelle fasce orarie centrali della giornata più calde e quindi più a rischio di incidenti e malori».
L’inizio di stagione, spiegano le canotte rosse, è stato difficoltoso, già a partire dal primo fine settimana di servizio diversi cittadini hanno potuto notare l’assenza del servizio di salvataggio in area di spiaggia libera del Porto di Rimini e nella spiaggia libera di Miramare.
«Si è potuta inoltre constatare – aggiungono - una varietà di bandiere rosse e bianche issate contemporaneamente sui pennoni delle varie torrette di salvataggio, per indicare l’assenza del soccorritore a causa del dimezzarsi del servizio creando confusione negli utenti in termini di sicurezza balneare».
Turni irregolari
Altro problema riscontrato dagli iscritti è quello delle irregolarità dei turni di servizio, che - viene riferito - in alcuni casi risultano essere di 6 ore e 30 continuative, violando così le norme previste dal contratto nazionale di lavoro.
La richiesta rivolta agli enti e alle autorità preposte dall’Associazione marinai di salvataggio della provincia di Rimini è di intervenire modificando l’Ordinanza balneare regionale. «Per quest’anno – conclude Maurizio Bardeggia, presidente provinciale - sarebbe stato meglio mantenere il vecchio turno di pausa, dalle 13 alle 14 con i balneari o chi per loro a coprire l’orario».