Rimini. Agguato sessuale a turista minorenne, chiesto il processo per un 30enne
Si era avvicinato a quella ragazza con la scusa di dirle che quel luogo era pericoloso, poi l’approccio sessuale violento quanto inaspettato.
E’ questa l’accusa della procura di Rimini nei confronti di un 30enne pesarese. Nei giorni scorsi c’è stato l’avviso di chiusura indagini e la richiesta di rinvio a giudizio per il giovane con l’accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima, assistito dall’avvocato Marco Genghini del foro di Rimini.
Le indagini
Secondo le ricostruzioni della squadra mobile della questura di Rimini e della divisione anticrimine della Questura di Firenze (luogo di residenza della minorenne), i fatti si sono svolti nella notte del 6 luglio della scorsa estate.
Il pesarese, mentre transitava in strada in orario notturno, secondo l’accusa, aveva attirato l’attenzione della vittima, una ragazza toscana 17enne in vacanza nel riminese, dicendole che quel posto era pericoloso.
L’agguato sessuale
Avvicinatosi, il 30enne si era abbassato i pantaloni e le mutande, mettendo in mostra i genitali. Poi si era avvicinato da dietro per stringerla e abbracciarla con forza. Aveva inoltre iniziato a palpeggiarla nelle parti intime fino a infilarle una mano sotto la gonna. La ragazza a quel punto, dopo lo shock iniziale, si era messa a urlare. C’erano delle amiche poco distanti e anche loro avevano iniziato a gridare così da mettere in fuga l’aggressore. Il pesarese, secondo la ricostruzione dell’episodio, aveva preso la sua bicicletta e si era allontanato.
La ragazza aveva sporto subito querela, la notte stessa. Ed erano scattate le indagini della Polizia che avevano portato gli inquirenti diritti al trentenne. La procura aveva aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata dal fatto di averla compiuta contro una minorenne.
La richiesta di processo
L’altro giorno è scattata la richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore Luca Bertuzzi. L’avvocato Genghini è pronto a visionare gli atti e decidere se presentare memorie difensive. Il giovane non ha precedenti, è incensurato, e non sono state richieste misure cautelari. Bisognerà chiarire cosa sia successo quella notte e cosa avrebbe spinto il giovane a quel gesto. La ragazza è pronta a costituirsi parte civile.