Gemmano. Il sindaco si rifà l'ufficio a costo zero
Sindaco di Gemmano, presidente della Provincia e da oggi primo cittadino “low cost”. Riziero Santi ha fatto di necessità virtù e gli uffici del Comune li ha rinnovati e arredati trovando sedie, tavoli e scrivanie qua e là. Tutto riciclato e restaurato dalle sapienti mani dei pensionati di Gemmano. Alla fine il costo è stato pari allo “zero” e con gli euro risparmiati è stata acquistata una caldaia di ultima generazione che consuma meno gas e produce più calore.
«Avevamo bisogno di sistemare gli uffici del Comune - racconta Santi - ma i preventivi per noi erano troppo alti: migliaia di euro».
Quindi? «Ci siamo guardati in giro e abbiamo trovato un po’ di tutto. Le targhette erano sepolte nei magazzini, stile anni Settanta, un po’ vintage ma proprio per questo anche più belle. Stessa cosa per le sedie e i tavoli. Le tende le ha cucite il vice sindaco. Una scrivania era finita in un cantone dopo essere stata sottratta dalle macerie, quando fecero saltare il bancomat nella parte esterna del palazzo comunale. Un’altra l’abbiamo recuperata all’interno di una chiesa sconsacrata».
Messo insieme l’arredamento a questo punto era necessario raddrizzare, pulire, smerigliare. In un piccolo paese come Gemmano non è stato difficile assoldare la manodopera specializzata. «I volontari dell’Auser sono stati eccezionali - aggiunge il sindaco Santi -. La mia scrivania, quella finita sotto le macerie dopo la rapina esplosiva al bancomat, ad esempio è stata sistemata dal pensionato-falegname. Le targhette sono vintage e per me ancora più belle».
Al di là dell’operazione romantica, alla base di tutto c’è una realtà complicata. «Facciamo di necessità virtù. Non ho le risorse per arredare di sana pianta gli uffici nuovi, cinque o seimila euro preferisco destinarli alle famiglie bisognose, ancora di più dopo anni di pandemia sanitaria. In particolare con i soldi messi da parte abbiamo sostituito la caldaia, è più moderna e ci consentirà ulteriori risparmi. Poi siamo riusciti ad accorpare gli spazi, come il mio ufficio e l’anagrafe, sono allo stesso piano, così quest’inverno al sabato quando il secondo piano è vuoto riusciamo a tenere spento il riscaldamento».