Gambettola, incidente mortale sul lavoro, l’azienda dopo l’archiviazione: “Sono state rispettate le norme della sicurezza, resta il dolore per la tragedia di Mohamed”
L’indagine avviata a seguito del tragico incidente sul lavoro che, nell’ottobre dello scorso anno, è costato la vita all’operaio Mohamed Shaitit, dipendente della “Fellini Patrizio” di Gambettola, si è conclusa con una richiesta di archiviazione da parte della Procura di Forlì-Cesena, successivamente accolta dal Gip. L’istruttoria ha accertato l’assenza di responsabilità penali a carico di Emile Fellini, amministratore dell’azienda, difeso dagli avvocati Antonio Baldacci e Gualtiero Roveda di Cesena.
L’incidente, avvenuto durante un’operazione di scarico di imballi per prodotti ortofrutticoli, aveva coinvolto un muletto che si era ribaltato, causando il decesso di Mohamed Shaitit, 42enne di origine marocchina e residente da anni a San Mauro Pascoli. Il tragico evento aveva suscitato grande sgomento nella comunità locale, profondamente colpita dalla perdita di una persona conosciuta per la sua dedizione al lavoro e il suo carattere positivo.
Le indagini, condotte in collaborazione con gli esperti della Medicina del Lavoro dell’Ausl Romagna, hanno permesso di ricostruire nei dettagli la dinamica dell’evento. “È stato accertato - si legge in una nota emessa dall’azienda - che l’incidente non era riconducibile a violazioni delle normative sulla sicurezza né a carenze strutturali o organizzative dell’azienda. I controlli hanno inoltre verificato che il mezzo coinvolto era regolarmente manutenuto e che l’azienda operava in conformità con gli obblighi di legge in materia di sicurezza sul lavoro”.
La “Fellini Patrizio” conclude la nota con il ricordo del lavoratore scomparso: ““Mohamed Shaitit, che viveva in Italia da anni, era conosciuto a San Mauro Pascoli come una persona seria e laboriosa, benvoluta dai colleghi e stimata dai datori di lavoro per il suo impegno e la sua disponibilità. La sua scomparsa ha lasciato un segno profondo tra i familiari, gli amici e i colleghi, che lo ricordano con affetto e rispetto. La conclusione del procedimento, pur confermando l’operato regolare dell’azienda, non attenua il peso di una tragedia che ha segnato non solo la famiglia della vittima, ma l’intera comunità”.