Gambettola, il 2024 di Caritas accanto ai più poveri: «Malati e anziani tra i nuovi utenti»
Numero poveri invariato, ma in proporzione più anziani e malati. E le famiglie povere italiane ormai hanno raggiunto quelle straniere. I dati della Caritas di Gambettola sull’anno appena concluso non sono del tutto negativi, e il 2024 non è stato segnato dai disastri degli anni precedenti, come la pandemia, l’arrivo di profughi per la guerra in Ucraina, l’alluvione, ma la povertà rimane un’emergenza assoluta.
I numeri
Sono stati 1.406 gli interventi diretti sulle famiglie, con la distribuzione di 1.181 borse della spesa settimanali e 225 pacchi di aiuto mensile, inoltre sono stati erogati buoni spesa e pagate utenze per 10.650 euro e acquistare derrate alimentari e beni di prima necessità con l’impiego di 11.518 euro. Resta l’ascolto delle persone il cuore della relazione di aiuto e le tante attività a supporto. Il numero totale delle famiglie seguite ammonta a 63, con circa 170 persone, come l’anno precedente. Nel 65% dei casi è la donna a presentarsi allo sportello e nel restante 35% lo fa la figura maschile della famiglia. Nel 49% dei casi la famiglia è italiana, tra le cittadinanze straniere seguite le più numerose sono la nigeriana, la tunisina e la bulgara
Il resoconto
«Nuovi volti si sono affacciati al centro d’ascolto di Caritas Gambettola – riferiscono il parroco don Sauro Bagnoli e Ramona Baiardi, presidente e responsabile della locale Caritas - segnalati dai servizi sociali e dai nostri sacerdoti. Le attività della Caritas si sono svolte tutto l’anno: con l’ascolto delle famiglie in difficoltà, la raccolta e distribuzione derrate alimentari ogni sabato pomeriggio, il confezionamento pacchi viveri e beni di prima necessità mensili, il mercatino del riuso aperto ogni sabato, le visite a domicilio alle persone più fragili».
I nuovi poveri
«È molto triste notare come tra i nuovi volti accolti vi siano persone anziane e malate della nostra comunità – proseguono – le cause sono varie: reddito insufficiente, morosità, malattia, dipendenza, ludopatia, dissoluzione della famiglia, questi sono alcuni dei problemi che incontriamo, cercando sempre di metterci nei panni dell’altro, per consigliare e infondere speranza. Molto importante il mercatino del riuso interno alla Caritas che abbiamo chiamato “Ri-portami”, frequentato non solo dagli utenti ma anche da tante persone della comunità. La filosofia di fondo è la solidarietà nei confronti dei più deboli, ma non solo: il recupero, il saper dare il giusto valore agli oggetti, lo stile di vita sostenibile sono i pilastri fondamentali del progetto. Molto prezioso il contributo che i supermercati, alcuni esercenti e aziende gambettolesi danno col conferimento settimanale dei prodotti a breve scadenza».
«Necessario fare rete»
Il grande motore di Caritas Gambettola è il gruppo dei volontari, suddivisi in varie squadre: ascolto, pacchi, logistica, distribuzione alimenti, mercatino. «Persone formate e disponibili – proseguono parroco e referente - che hanno saputo creare con gli utenti un clima di accoglienza e collaborazione. Prezioso il percorso continuo di formazione che i volontari fanno sia con il laboratorio Caritas diocesano, che quello spirituale con incontri mensili guidati dal sacerdote don Zimmè. La parola di Dio e la preghiera ci permettono di precisare la motivazione, orientare le scelte, sostenere l’impegno per rendere concreto e diffondere l’amore del Signore per ciascuno di noi. Un grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato, e sono davvero tanti: aziende, istituzioni, associazioni e privati cittadini che ci gratificano con la loro preziosa fiducia. Occorre lavorare insieme per un nuovo anno ricco di pace, speranza e solidarietà».