Aumentano i casi di violenza alle donne che si rivolgono allo sportello “Alba”: inizia oggi a Gambettola il “Festival De Genere”
In crescita le donne che si rivolgono ad “Alba”, lo sportello antiviolenza dell’Unione Rubicone e Mare. Significa che anche questo territorio non sfugge al fenomeno della violenza degli uomini sulle donne. Fenomeno non legato al censo, né alla cultura né al contesto sociale, ma il cui unico denominatore è che la vittima è donna.
Quest’anno ad oggi sono 9 le donne messe in protezione assieme a 7 figli minori. Un dato parziale ma che desta allarme se confrontato con quello degli anni precedenti: nel 2021 erano state 10 e circa 18 fra il 2019, anno di apertura dello sportello, ed il 2020.
Il primo contatto è quasi sempre quello telefonico, che in molti casi poi si trasforma in un percorso di uscita dalla violenza. Sono infatti state 30 le donne che nel 2022 hanno contattato, prevalentemente via telefono ma in alcuni casi via mail, le operatrici dello sportello.
Tra queste donne 13 avevano tra i 31 ed i 40 anni, sette tra i 41 ed i 50 e sei tra i 51 ed i 60 anni, in maggioranza di nazionalità italiana e con figli. Tutte le donne che si sono rivolte allo sportello hanno poi intrapreso un percorso personalizzato di uscita dalla violenza. Il tipo di soccorso richiesto è stato in prevalenza di ascolto. Poi supporto legale e ricerca lavoro. La maggior parte di loro ha sporto denuncia per la violenza subita.
«I dati rischiano di non rappresentare un quadro reale del fenomeno che rimane in larga parte sommerso - afferma Matteo Gozzoli presidente del Distretto Rubicone-Costa - Questo tipo di violenza produce effetti negativi in termini sociali e di salute fisica e mentale sia a breve che a lungo termine. Ma questi effetti negativi si ripercuotono in senso generale sul benessere della comunità. Pertanto questo si configura come un problema globale e come tale deve essere affrontato».
Il primo strumento con cui opera lo sportello consiste in un colloquio di accoglienza cui segue la predisposizione di percorsi personalizzati di uscita dalla violenza condotti dalle operatrici dei centri antiviolenza “Sos donna” e “Rompi il silenzio” insieme alle volontarie dell’associazione “Voce Amaranto”. «Dal primo gennaio 2023 ad oggi sono 30 le donne che hanno preso contatto con Alba - commenta Elisa Ottaviani, operatrice dello sportello - Questi dati ci segnalano l’importanza della presenza di una presidio antiviolenza nel territorio dell’Unione del Rubicone e Mare».
Lo sportello offre anche un servizio legale, di consulenza psicologia e di mediazione linguistica, in collaborazione con l’associazione Between di Savignano.
I dati relativi all’attività di Alba arrivano in concomitanza con l’inizio del Festival De Genere (che si tiene a Gambettola fino a domenica): questa sera alla multisala Abbondanza c’è il docu-film sulla violenza nelle relazioni affettive di Silvio Soldini “Un altro domani. Indagine sulla violenza nelle relazioni affettive”.
Alba è aperto al pubblico presso la sede di Villa Perticari 124 a Savignano tutti i martedì dalle 10.30 alle 14.30, il primo e terzo venerdì del mese dalle 9 alle 12 e il secondo e quarto venerdì del mese dalle 14 alle 17. L’apertura del venerdì è specificamente dedicata all’attività di supporto di orientamento al lavoro e al servizio legale. Negli orari di chiusura è attiva una segreteria telefonica h 24. Info: 379-1067540 o scrivere a antiviolenzaalba@gmail.com.