Terremoto del 18 settembre, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza. La Regione: “Bene ma servono 100 milioni”
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha deliberato oggi la dichiarazione dello stato di emergenza, per un periodo di 12 mesi, in conseguenza degli eventi sismici verificatisi il 18 settembre scorso nel territorio dei Comuni di Brisighella, in provincia di Ravenna, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano e Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena. Per le esigenze più immediate sono stati stanziati sei milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
IL COMMENTO DI IRENE PRIOLO. Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per il terremoto del 18 settembre ed è “una buona notizia per i Comuni colpiti dagli eventi sismici di metà settembre”, commenta l’assessora regionale alla Protezione civile dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo. Sono anche stanziati sei milioni di euro del Fondo per le emergenze nazionali. Ma Priolo sui social aggiunge che “il sisma ha avuto effetti molto significativi sul nostro territorio, in particolare a Tredozio” e per questo “avevamo inoltrato la richiesta ad inizio ottobre, insieme ad una prima stima dei danni e dei costi di assistenza di quasi 100 milioni di euro”. Insomma, tra le disponibilità di risorse da Roma e le esigenze par di capire che resti un delta da colmare.
IL COMMENTO DI ALICE BUONGUERRIERI. “L’accoglimento da parte del Governo Meloni della richiesta dello stato di emergenza per i territori romagnoli colpiti dal sisma di settembre, che ho seguito personalmente, è il miglior modo per rispondere alle farneticanti dichiarazioni del sindaco di Tredozio: questo passaggio certifica come l’Esecutivo continui a lavorare incessantemente nell’interesse dei cittadini e come lo faccia in stretto raccordo con i parlamentari che portano le esigenze del territorio a Roma”. Lo dichiara Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia, alla conclusione del Consiglio dei Ministri.
“Il terremoto del 18 settembre ha provocato un’altra ferita al nostro territorio e sin da subito, in stretto raccordo con la Protezione Civile e il Governo, ci siamo attivati per monitorare la situazione, avere contezza dei danni e coordinare i primi interventi - prosegue Buonguerrieri - Oggi la dichiarazione dello stato di emergenza per un periodo di dodici mesi, con lo stanziamento dei primi 6 milioni di euro per le esigenze più immediate, è un passaggio fondamentale che permetterà di affrontare questa delicata fase e impostare la ricostruzione, dando sostegno ai cittadini e alle imprese di tutti i comuni colpiti”.
“A Tredozio ci sono danni davvero rilevanti - aggiunge il parlamentare di FdI - così come a Rocca San Casciano, comune in cui va detto è stato più semplice fare riunioni ed incontri pubblici con i cittadini, per via della presenza di un Sindaco che non ha ostilizzato i rapporti, diversamente dal Sindaco di Tredozio, che ha invece ha rotto i ponti con molti negli ultimi cinque anni, che quando nella scorsa legislatura era parlamentare non si è mai vista in alcun territorio della provincia dove è stata eletta e oggi si permette pure di criticare chi, tutti i giorni, è costantemente impegnato sul territorio come le cronache puntualmente riportano. Ma nonostante l’atteggiamento del Sindaco di Tredozio, i cittadini possono stare tranquilli, nessuno li lascerà soli come dimostra anche la presenza e l’impegno degli uomini di Governo, a partire dal Viceministro Galeazzo Bignami. Noi dialoghiamo con tutti i sindaci, a prescindere dal colore politico, occorre però, come in ogni rapporto, reciproco rispetto e proficuo confronto - conclude Alice Buonguerrieri - qualcuno dovrebbe farsi un profondo esame di coscienza prima di parlare”.