Santa Sofia. Corso per diventare pastori, anche sei donne selezionate

Hanno un’età media di 29 anni, sono in prevalenza donne e provengono da tutta Italia. È questo l’identikit degli 8 ammessi alla scuola pastori in partenza il 4 aprile. Si tratta del terzo anno di attività per il percorso didattico che si pone l’obiettivo di formare nuovi pastori e allevatori, promuovendo il pastoralismo nelle aree rurali e montane, contribuendo a contrastare lo scarso ricambio generazionale che affligge questo settore e a migliorare la conservazione delle praterie attraverso il pascolamento.
La selezione
Anche quest’anno l’iniziativa ha registrato elevato interesse con 74 aspiranti studenti, provenienti da tutta Italia, che hanno presentato richiesta di partecipazione. Di questi, 47 sono stati ammessi al colloquio. Sei degli otto selezionati sono donne e come per le passate edizioni l’adesione ha avuto eco nazionale. Tre provengono, infatti, dalla Toscana, uno dalle Marche e un altro dalla Puglia, due corsisti dall’Emilia-Romagna e uno dall’Abruzzo. Sono equamente suddivisi tra laureati e diplomati e molti di loro aspirano a cambiare vita provenendo da professioni molto diverse. Tra gli 8 selezionati, infatti, c’è anche una fotografa documentarista, un cuoco, un’operatrice educativa ed una cameriera. Il corso si articolerà in una prima parte teorica, della durata di 23 giorni, distribuiti nei fine settimana di aprile-giugno, con lezioni in classe e visite alle aziende del territorio, a cui seguirà una parte di stage pratico di trenta giorni, vero fiore all’occhiello della scuola. Durante questo periodo, gli studenti saranno ospitati nelle aziende e affiancheranno i pastori e gli allevatori in tutte le loro attività.
Le opportunità
Questa non è l’unica opportunità per vivere a stretto contatto con la natura nell’incontaminato Parco delle Foreste Casentinesi. Sono, infatti, aperte le iscrizioni a Pasturs, progetto di volontariato che offre la possibilità di vivere per almeno due settimane in un’azienda agricola nel Parco, condividendo la vita del pastore e molte delle sue mansioni quotidiane. Per poter prendere parte all’edizione 2025 basta essere maggiorenni: non ci sono limiti di età. Le candidature saranno sottoposte ad una valutazione sulla base di criteri motivazionali ed attitudinali. Alla conclusione della procedura selettiva sarà comunicato ai candidati se sono stati selezionati, con l’eventuale indicazione dell’azienda agricola assegnata. Il volontario dovrà compilare un diario, in cui raccontare, volendo anche graficamente, le giornate trascorse in fattoria. I contributi verranno raccolti nel “Diario del buon pastore”, un libro dedicato a ciascuno dei quattro anni di progetto. Pecore, capre e cani da protezione sono tra i protagonisti dei taccuini, ma importanti sono anche i pastori e le famiglie che hanno accolto i partecipanti a questa esperienza. Diventeranno memorie ricche di emozioni, ma anche divertenti aneddoti che raccontano la vita pastorale nel Parco. «Vivere intensamente le splendide foreste e i pascoli dell’area protetta offre una prospettiva particolarissima e apre la mente verso nuovi orizzonti – sostiene Claudia Mazzoli, presidente del Parco nazionale –. Nei quattro anni passati alcuni dei volontari hanno cambiato lavoro e intrapreso questa attività. Sono opportunità che nascono dalla voglia di condividere, di emozionarsi, e imparare a interpretare la natura costruendo un proprio progetto di vita in sintonia con i valori e le finalità ambientali dell’area protetta”. Maggiori informazioni sono disponibili nella pagina dedicata al progetto pasturs sul www.parcoforestecasentinesi.it.