Podcast per parlare di cancro in maniera autentica e leggera: il progetto di una paziente
Un podcast in otto puntate per raccontare il cancro in modo autentico e con leggerezza. Quella che solo chi vive un percorso con la malattia può avere. E’ l’intento di Chiara Pennuti, 27 anni, forlivese, ingegnera aerospaziale, da 4 anni convive con il tumore. Tra gli alti e bassi che la terapia le impone Chiara ha lanciato il progetto “Una zebra in corsia” che domani sarà disponibile sulle piattaforme Spotify e Youtube con il primo episodio dal titolo “Parole d’oncologia”. Lei stessa spiega il perchè di questo nome. «Qualche tempo fa aveva i capelli striati come una zebra dopo l’assunzione di un farmaco poi interrotta. In corsia perchè si parla di ospedale, ma anche perchè non mi sono mai fermata. Già da un anno pensavo di mettere su un podcast perchè da 4 anni convivo con la malattia e rispondo sempre alle stesse domande da parte delle persone, ovviamente lecite, che ognuno ha il diritto di porsi e di farmi, ma non sempre ho l’energia per rispondere se sto facendo terapia. Il progetto non ha solo il podcast, ma anche due rubriche, una etimologica per descrivere una serie di parole legate al cancro, e una rubrica scientifica per far vedere quanto la ricerca vada avanti. Il podcast è nato legato a temi che tornavano sempre».
«Questo progetto è una grande opportunità per tutti – aggiunge Martina Cavallucci, amica e ricercatrice dell’Irst “Dino Amadori” dove si occupa di gestire i dati sanitari – sia per i professionisti dell’Irst, ma anche per coloro che entrano e stanno dentro all’ospedale. L’obiettivo è portare informazioni scientificamente vere ma in modo più leggero» . Per la realizzazione esecutiva del progetto è stato coinvolto Andrea Marelli, dell’associazione culturale Demodè che lavora con il mondo dei giovani. «Il podcast – dice – non è nient’altro che un racconto audio, ma Chiara aveva bisogno di raccontarlo anche con i video facendo vedere con le facce. La sua leggerezza è stata incredibile. Quello che mi porto a casa è un caregivering diverso, dove l’importante è esserci. La cosa bella è aver dato un’umanità su una tematica così delicata. Ci siamo divertiti tanto. Come Benigni nel film “La vita è bella” Chiara è riuscita a dare poesia in una narrazione terribile come il cancro». Tanti volontari all’opera, ma anche costi sostenuti e per questo è stata lanciata una campagna Gofundme che ha permesso di realizzare il podcast e che ora prosegue per una seconda edizione.