Giuliani Infissi, posti a rischio a Forlì. "L’acquirente cambia la proposta"

La trattativa
«La situazione è progressivamente peggiorata, fino alla richiesta di un concordato di continuità presentato in Tribunale a ottobre 2018», riassumono i sindacati che rilevano anche un altro elemento di criticità e di preoccupazione «rappresentato dal comportamento del soggetto che si era fatto avanti per rilevare un consistente ramo d’azienda, il gruppo AZA Aghito Zambonini, che inizialmente aveva proposto un piano di rilancio industriale che garantiva stabilità ai lavoratori della Giuliani, e che ora fa registrare un notevole passo indietro, dichiarando di voler assumere solo 20 dei quasi 100 lavoratori attualmente in forza». Tale operazione, ad avviso delle organizzazioni sindacali, «non solo non risponde ai requisiti disposti dalla legge in caso di affitto di ramo d'azienda, ma rischia anche di essere una mera operazione speculativa giocata sulla pelle dei lavoratori, oltre a non garantire un reale progetto di continuità per questa storica azienda».
La richiesta
Le organizzazioni sindacali annunciano quindi che richiederanno un incontro in Prefettura, convocando anche la ditta AZA, per chiarire se «vi siano spazi per la costruzione di un percorso virtuoso che garantisca ai lavoratori della Giuliani ciò che meritano, ovvero l'attuazione di un vero progetto di rilancio, che preveda un continuità occupazionale solida e una ripresa della produzione, attraverso una reale valorizzazione delle competenze e del know-how». Fim Fiom Uilm chiedono anche a tutte le istituzioni del territorio e alla Lega delle cooperative, «di mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per evitare una ulteriore, dolorosa chiusura per il territorio di Forlì, che comporterebbe la perdita di decine di posti di lavoro».