Meldola, il progetto “Welcome” al palazzo del Podestà sta diventando realtà FOTOGALLERY
Procede a pieno ritmo il cantiere per la riqualificazione di palazzo del Podestà. Non si tratta solo di un’opera pubblica (lavori per 2 milioni di euro complessivi), ma bensì di un processo di coprogettazione svolto insieme alla cooperativa CavaRei, la quale da anni è presente a Meldola con un laboratorio socio occupazionale per persone con disabilità. Da qualche anno, infatti, sono state gettate le basi del progetto di comunità “Welcome”. Ieri, proprio in occasione della giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, è stato effettuato un sopralluogo al cantiere che ha già riservato alcune sorprese. «Sono state ritrovate due lapidi storiche, una intitolata ad Araldo Mussolini che verrà collocata nell’Archivio storico di Meldola e l’altra, purtroppo in frantumi ma restaurabile, a Vittorio Emanuele II per il decennale della sua morte – racconta il direttore dei lavori Emanuele Ciani –. Ma non è tutto. Sono tate rinvenute delle probabili palle di catapulta, che verranno musealizzate alla Rocca, e degli affreschi. Il primo rappresenta la Madonna con cardellino, il secondo è uno stemma con leone rampante su sfondo rosso». Il recupero di palazzo del Podestà, salvo imprevisti visto che si tratta di un intervento conservativo-restaurativo, dovrebbe concludersi la prossima estate ed essere usufruibile a partire dal 2026. Insomma, l’intento è quello di farlo diventare un luogo diffuso, in cui ci saranno spazi dedicati ai laboratori di CavaRei e una sala multimediale da destinare anche ad altre associazioni del territorio che hanno collaborato e si occupano di giovani dai 15 ai 26 anni. La vera sfida, quindi, è far diventare il palazzo del Podestà un punto di riferimento per le persone con fragilità ma anche un polo attrattivo per i giovani. Il Comune, inoltre, si occuperà anche della limitrofa riqualificazione di piazzetta Brunori