Forlimpopoli, storie e personaggi raccontati dai bar
La storia di quasi tutti i paesi italiani passa da quella dei suoi bar, per decenni vero punto di aggregazione e ritrovo. Una tradizione alla quale certo non si è sottratta Forlimpopoli con i suoi locali storici, alcuni ora chiusi, altri tuttora attivi. A questi esercizi pubblici, alle loro storie, titolari, dipendenti e clienti, è stata dedicata una pubblicazione intitolata “Barimpopoli... e bar ad Frampùl” che raccoglie circa 25 testimonianze di altrettanti bar, a brevissimo bissata da una seconda uscita per quei locali e personaggi che non erano stati inclusi nella prima edizione. In vendita in edicola al prezzo di 2 euro, con il ricavato in parte donato all’associazione Loto onlus che combatte i tumori ginecologici, la pubblicazione è andata esaurita perchè tanti si sono riconosciuti o hanno avuto la loro personale storia in un determinato bar. L’ideatore è Mattia Sansavini che insieme ad altri forlimpopolesi aveva già dato spazio alla storia locale con il giornalino “La loggia”. E così all’interno di “Barimpopoli” trovano spazio “Murgantè”, il bar gelateria Mario, il Mini bar, il Caffè Roma, la Tazza d’oro, il bar pasticceria “Maltoni”, il Bar Italia, il bar “in piedi”, il Bar Sport e tanti altri ancora, grazie alle testimonianze di chi in quei locali ci lavorava, li dirigeva o li frequentava. «Forlimpopoli, come tanti comuni del centro nord ha una grande cultura basata sui bar – dice Sansavini –. Qui ce ne sono sempre stati tanti, basati sulla politica con il circolo dei comunisti o dei repubblicani, sulla tifoseria sportiva, ad esempio il Bar Saffi ospitava i tifosi del basket. Noi abbiamo pensato di raccontare queste storie, senza interviste, ma chiedendo direttamente alle persone di ricordarli, attraverso un episodio o tratteggiando la figura del barista, per spiegare cos’era Forlimpopoli a quei tempi per socialità e comunità. E sono venuti fuori dei racconti che hanno toccato tanti. Ne avevamo fatte solo un centinaio di copie, però tra passaparola e chi si è affezionato, ne abbiamo dovute stampare molte altre. E dopo il primo numero tanti ci hanno contattato per segnalare che mancava quel tale bar, quel tale personaggio, così è quasi pronto un secondo volumetto. Il ricavato va in parte alle edicole poi in beneficenza: il primo numero all’associazione Loto, per il secondo abbiamo pensato al Centro di ascolto Caritas di Forlimpopoli». Per chi in quei bar è cresciuto, un tuffo nei ricordi e negli anni ormai passati.