Forlì. Verso la conclusione i lavori di recupero dell’ex area dismessa di Santa Chiara

Forlì

In viale Italia sono iniziati i lavori di costruzione del condominio di 4 piani, ultimo tassello del progetto di rigenerazione dell’area anticamente occupata dal convento di Santa Chiara, avviato nel 2007. L’intervento viene realizzato dall’impresa Romeo Lippi Immobiliare, su progetto dell’architetto Claudio Albonetti dello Studio Bacchi Architetti Associati.

«In concreto - dichiara il professionista - sorgeranno 14 appartamenti, 12 su tre piani e 2 in attico, per una superficie calpestabile di circa 1.700 mq.». Una volta completata l’opera, potrà dirsi definitivamente concluso il recupero dell’ex area dismessa Monti (l’altro nome del sito, dalla ghiacciaia operante in loco nella prima metà del 900), caratterizzata da una cosiddetta “Area grande” di 15.562 mq., posta fra via Dandolo e viale Italia, in cui negli anni scorsi sono stati realizzati una zona residenziale privata di 9.800 mq., un parcheggio pubblico con 48 posti auto (a pagamento), un parco archeologico, percorsi ciclopedonali e da ultimo uno spazio verde pubblico di 6.324 mq., ceduto al Comune nel 2020.

L’altra porzione dell’ex convento, l’Area piccola, posta dall’altra parte di viale Italia, gravita attorno all’edificio costruito nel 2010, ospitante attività terziarie con negozi e uffici, fra cui la sede dell’Ordine dei medici e prevede anche un parcheggio privato ad uso pubblico. Denominata di Santa Chiara, dal nome dell’antico monastero francescano raso al suolo in età napoleonica, l’area di quasi 20.000 mq e di forma approssimativamente rettangolare, è compresa tra le attuali vie Battuti Rossi, Dandolo e Forlanini (che ne segna due lati) ed è tagliata diagonalmente da viale Italia.

Nel 2016, l’Immobiliare Santa Chiara, proprietaria del comparto, affidò alla ditta Adriatica Costruzioni Cervia il completamento del progetto, predisposto nel 2007 dallo Studio Bacchi Architetti Associati di Forlì e sospeso nel 2012 per la crisi del settore edilizio e la messa in liquidazione dell’impresa Scoes. Per la consegna del condominio appena cantierato ci vorrà un paio di anni: è una previsione che tiene conto anche della potenziale presenza nel sottosuolo di reperti archeologici: «La soprintendenza monitorerà i lavori di scavo passo per passo - conclude Albonetti - anche se non credo ci saranno sorprese di rilievo, essendo l’area già stata attentamente sondata in passato».

La fondazione del convento da parte delle Sorelle Povere di Santa Chiara, oggi dimoranti nel vicino sito di San Biagio, risale al 1256. Luigi Belli, il faccendiere che l’acquistò all’asta nel 1806 dal governo d’occupazione francese, la distrusse quasi interamente, lasciando in piedi qualche edificio interno di poco conto e i bastioni di cinta. Nel 1908 subentrò la ditta Monti, che si occupava di esportazione di pollame e che fece installare un frigorifero per la produzione di ghiaccio. Le mura perimetrali sono state a loro volta atterrate in gran parte nel 1954 dal cantiere per la realizzazione del nuovo asse di circonvallazione nord della città, poi divenuto viale Italia.

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