Forlì, un vigile su tre ha il certificato medico che non lo fa lavorare in strada
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FORLI’. A Forlì, un terzo dei vigili ha una certificazione medica e non può lavorare in strada e ci sono pensionamenti in arrivo che si aggiungono alla carenza di personale. Il Comune, quindi, entro un paio di mesi darà il via al nuovo concorso per assumere e far fronte almeno ai pensionamenti e ai trasferimenti previsti. L’assessore alla Sicurezza Luca Bartolini rispondendo questo pomeriggio in Consiglio comunale a due question time del Partito democratico, fa i conti: al momento l’organico è carente rispetto ai parametri di legge per 25 unità, e non 35 come sostengono i dem, 116 agenti rispetto a 141. Del totale dei vigili, aggiunge, circa un terzo ha appunto limitazioni certificate da un medico e non può effettuare servizio in strada. «Purtroppo siamo in buona compagnia a causa delle limitazioni che si sono accumulate nelle varie Finanziarie sulle assunzioni». Comunque, prosegue l’assessore, «l’obiettivo è potenziare l’organico ed entro uno o due mesi verrà pubblicato il concorso», con tanto di prova fisica perché «vogliamo agenti giovani e prestanti, aitanti». Attraverso la mobilità, aggiunge l’assessore, intanto «facciamo fronte ai pensionamenti e alle richieste di trasferimento». Assumerne 25, ammette, è «impossibile dal punto di vista finanziario». Per quanto riguarda invece il servizio di «vigilanza e non portierato» al Municipio, su cui in questi giorni è montata la polemica, anche da parte dei sindacati, continua Bartolini, già viene effettuato in altre città come Bologna e Rimini. In città, precisa, già lo svolge un agente a cui se ne aggiungerà un secondo, «e non 20», così da controllare i due accessi al Palazzo municipale.
«Dall’1 marzo sarà operativa la nuova macrostruttura con la riorganizzazione dei servizi e priorità a questo intervento», conclude evidenziando che non si è deciso ancora sull’accesso tramite appuntamento. «Andrà già bene se chiuderemo l’anno con gli stessi agenti di oggi», non è soddisfatto il consigliere del Pd Federico Morgagni, che chiede di «trattarli bene. Sono discutibili le affermazioni sul loro stato di salute» e «tutti sono contrari agli agenti all’ingresso. È inutile e peggiora la copertura del territorio, oltre a dare un messaggio di chiusura del Comune ai cittadini».