Forlì, Ugl Terziario denuncia: “Controllate le pause dei lavoratori, anche per andare in bagno”
Pause dal lavoro “controllate” rigidamente, addirittura gli stop per andare in bagno sottoposti a verifiche cronometriche. E’ l’allarme lanciato dal sindacato Ugl Terziario Romagna attraverso il segretario provinciale di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, Giuseppe Greco. «Le segnalazioni che stiamo ricevendo negli ultimi mesi sono tante dai rappresentanti sindacali sia del commercio che dei pubblici esercizi – dice Greco –. In molte aziende i lavoratori e le lavoratrici sono sotto controllo dai propri preposti sul tempo che impiegano per fare la loro pausa (10 minuti appena) e, soprattutto viene confuso il “bisogno fisiologico” per una pausa. Interverremo singolarmente nelle aziende per capire cosa sta succedendo. A Forlì abbiamo avuto l’episodio di una nostra assistita dove il datore di lavoro, forse dopo averla presa di mira perchè lei faceva gli interessi dei lavoratori, si è ritrovato a controllare il tempo che impiegava per stare in bagno. Stiamo registrando questo tipo di pressione sui lavoratori ed è successo anche nel commercio a Ravenna e Cesena. Segnalazioni che arrivano da diversi settori, spesso da ragazze giovanissime che in qualche modo non sanno difendersi oppure hanno paura perchè il contratto è a scadenza».
Un fenomeno che riguarderebbe tutto il territorio romagnolo. «In particolare in un pubblico esercizio di Ravenna – spiega Greco –, che ha già dei precedenti, hanno comunicato ai dipendenti, l’80 per cento donne, che non possono più fare la pausa nella sala dove ci sono i clienti, nonostante non ci sia un locale idoneo per farla e quindi si trovano magari a mangiare un toast o un panino in piedi in cucina. Allo stesso modo si scambia la pausa fisiologica per andare in bagno con la pausa prevista dal contratto che è di 10 minuti come prevede la legge 66/03: bisogna essere più comprensivi, senza guardare l’orologio e la scadenza del tempo. Questa metodologia ci fa capire che stiamo andando verso una situazione che va fermata».
«Tenuto conto delle segnalazioni che sono arrivate nei nostri uffici, anche su Forli e Rimini – si legge in un comunicato dell’Ugl Terziario – ci attiveremo in questi giorni, denunciando dove riscontreremo tale violazione, chiedendo immediatamente il ripristino di tale diritto e, contestualmente, faremo richiesta di risarcimento dei danni che si arrecano ai lavoratori privandoli di un diritto inscritto nella propria natura umana. La prossima settimana partiranno le prime diffide del sindacato Ugl Terziario nelle tante aziende dove è stato adottato il sistema del controllo del tempo anche per il bisogno fisiologico dei lavoratori. Alcune aziende già recidive, nel caso di specie saranno segnalate anche all’ispettorato del lavoro competente per territorio».