Forlì, trovati i fondi per il restauro della chiesa del Carmine
Nuovi fondi per il Carmine. Ripartono i lavori di restauro della grande chiesa di corso Mazzini. Grazie ai proventi dell’8x1000 alla Chiesa Cattolica, a breve, molto probabilmente già in primavera, si potrà lavorare anche sulle coperture della navata sinistra e della sacrestia. «Da parte mia – dichiara il parroco del Unità Pastorale del Centro Storico di Forlì e rettore del santuario mariano di Borgo San Pietro, don Nino Nicotra – con la Diocesi stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per intervenire dove è più urgente e, al tempo stesso, tenere la chiesa aperta per le visite, la preghiera personale e la messa del sabato mattina, che è già realtà dall’inizio del corrente mese». Com’è noto, la riapertura al pubblico del Carmine, avvenuta il 10 novembre 2022 con un concerto classico al termine dei lavori di rifacimento del tetto e delle coperture ammalorate, si limitò ed è tuttora limitata all’aula centrale e al presbiterio, resi pericolanti da infiltrazioni d’acqua e dall’incedere degli anni, e seguì la prima messa in sicurezza realizzata nel novembre 2020. Gli operai dell’impresa appaltatrice “Casadio s.a.s.” di Ravenna, coordinati dalla direzione lavori composta dall’architetto Emanuele Ciani e dagli ingegneri Gianni Bandini e Marco Margotti, smontarono e rifecero tutte le capriate in legno dell’aula, in modo da garantire maggiore stabilità all’edificio. Per quanto riguarda i costi sostenuti, l’economo diocesano Claudio Leonessi il giorno della riapertura esplicitò la somma di 595.400 euro, finanziati in gran parte con i fondi dell’8x1000 alla Chiesa Cattolica (390mila euro), oltre ad un importante contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì (170mila euro) e la quota residua messa a disposizione dalla stessa Unità Pastorale del Centro Storico (35mila euro).