Forlì. Torna la fiera di Caterina, torrone protagonista nella zona della chiesa di San Biagio
A Forlì ritorna la fiera di Santa Caterina, tradizionalmente detta del torrone e “della bella sposa”. Domani a partire dalle 7.30 e fino alle 20 la piazzetta Garbin antistante la chiesa di San Biagio e le vie adiacenti saranno animate da una quarantina di bancarelle, colme di dolciumi di ogni tipo.
Leader merceologico della manifestazione commerciale, che inaugura il calendario delle iniziative forlivesi dedicate al Natale, è il torrone, un cui pezzetto giungerà immancabilmente sulla mensa di molte giovani. Ma sarà l’occasione per gustare anche i famosi biscotti di pasta frolla, ricoperti da una golosa glassa di zucchero o cioccolato, in forme che richiamano simboli tradizionali, come i galletti per i maschietti e le “caterine” per le bambine. Senza dimenticare altre categorie merceologiche in bella vista, come articoli da regalo, giochi per bambini, e tante altre sorprese.
Le origini forlivesi della devozione alla santa, principessa bella e colta martirizzata dall’imperatore romano Massenzio per non aver abiurato la fede cristiana, si perdono nel Medioevo. Non è escluso che una certa diffusione sia stata favorita da Caterina Sforza, signora di Forlì fino al 1500, per solennizzare il giorno della sua nascita. Ancora nel 1864, il conte Filippo Guarini localizza la festa nella “chiesa di Santa Caterina vicino alla caserma della fanteria”, l’odierna sala comunale di via Romanello. Lo spostamento in San Biagio, occorso nel 1866, fu conseguenza della soppressione del centro di culto disposto dallo Stato unitario italiano nel 1862, con l’ex convento che assunse la denominazione di Caserma Caterina Sforza, sede del reggimento di fanteria Brigata Casale.
Santa Caterina era invocata da almeno trenta categorie di persone, fra cui gli studenti e gli studiosi. La fiera costituiva anche l’occasione per acquistare gli scaldini di terracotta, i quali, opportunamente inseriti nei “preti” in legno a loro volta infilati sotto le lenzuola, servivano a prevenire geloni ed infreddature. Per una popolazione ancora fortemente legata alla terra, il 25 novembre segnava l’inizio ufficiale dell’inverno, con l’accensione di stufe, camini e, appunto, scaldini. A Forlì, Santa Caterina è anche festività religiosa: nella chiesa di San Biagio, il parroco del Centro Storico don Nino Nicotra, affiancato dai padri Salesiani, celebrerà la messa alle 8, 10.30, 15.30 e 18.30.
Sono previsti anche un mercatino e una pesca di beneficenza per le opere parrocchiali, allestiti in canonica.