Forlì, “Ti taglio la gola: “rubano al centro commerciale e minacciano la commessa, arrestati due 18enni
Nel primo pomeriggio di sabato scorso, le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Forlì/Cesena hanno arrestato due 18enni tunisini, nella quasi flagranza del reato di tentata rapina in concorso e, per uno dei due anche di resistenza a Pubblico ufficiale.
L’intervento della Polizia di Stato nasce dalla richiesta di intervento, da parte di un responsabile di un punto vendita di un esercizio commerciale del centro cittadino, che segnalava il blocco di due giovani resisi responsabili poco prima di furto di abbigliamento all’interno del magazzino; gli stessi infatti avevano fatto scattare l’allarme antitaccheggio posto all’uscita. All’atto delle contestazioni effettuate dal personale del magazzino i due ragazzi, nonostante l’evidenza dei fatti, si dimostravano non collaborativi a riconsegnare la refurtiva ed anzi, al fine di intimorire detto personale, gli indirizzavano gravi minacce di morte. Uno dei due giovani mimava il gesto di tagliare la gola ad una commessa, proferendo nei suoi confronti le parole “ti uccido, ti taglio la gola”, l’altro, invece, mimava la presa di un estintore minacciando di scagliarlo all’indirizzo degli stessi commessi.
Gli operatori della Volante, giunti sul posto, bloccavano i due tunisini, rinvenendo la refurtiva, nel frattempo gettata a terra, ancora nelle vicinanze di uno dei due giovani. Non ancora pago uno dei due stranieri si dimostrava molto agitato ed iniziava a dimenarsi per evitare il controllo, rendendo indispensabile il suo contenimento. I poliziotti provvedevano quindi ad arrestare i due malfattori in ordine al reato di tentata rapina impropria in concorso; uno dei due veniva altresì denunciato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso dell’acquisizione della denuncia veniva restituita la refurtiva, irrimediabilmente danneggiata dalle rimozioni dei dispositivi antitaccheggio, per un controvalore di poco più di novanta euro.
La misura dell’arresto veniva quindi convalidato dall’autorità giudiziaria; uno dei due diciottenni, nella considerazione della sua incensuratezza, veniva immediatamente rimesso in libertà, il secondo, essendo risultato invece già stato denunciato in recenti episodi, per reati contro il patrimonio, veniva disposta la misura cautelare da scontare presso il Carcere circondariale di Forlì.