Forlì. Taras denuncia la Croce Rossa locale. «Fare luce sull’utilizzo dei fondi per i Cas»

Forlì

La cooperativa Taras ieri ha effettuato denuncia formale contro il direttivo della Croce Rossa di Forlì per il mancato pagamento di quanto dovuto dall’organizzazione di volontariato in seguito agli accordi effettuati relativi alla gestione di circa 150 profughi nelle strutture della cooperativa. Dopo il commissariamento della Croce Rossa causato dalle dimissioni del consiglio di amministrazione e dopo un primo colloquio della Taras con il commissario Massimo Cavallone, sembrava che si fossero aperti spiragli positivi per risolvere il contenzionso, ma così non è stato. «A fronte del prolungato mancato pagamento da parte di Cri Forlì di quanto previsto dai contratti sottoscritti - si legge in una nota della cooperativa Taras - abbiamo presentato denuncia querela chiedendo che si faccia luce sull’utilizzo da parte della Croce Rossa Comitato di Forlì del denaro pubblico erogatogli dalla Prefettura di Forlì-Cesena e vincolato alla gestione dei Cas (centri di accoglienza straordinaria) cui le strutture messe a disposizione da Taras sono state adibite. La denuncia è inoltre finalizzata a far luce sulla gestione dei Cas da parte del predetto Comitato e sul rispetto da parte di quest’ultimo degli impegni assunti con l’aggiudicazione del bando indetto dalla Prefettura».
In pratica la Taras chiede che vengano effettuate verifiche sulla gestione dei finanziamenti pubblici destinati ai Cas. La denuncia è stata presentata ieri alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Forlì dall’avvocato Raffaele Padovano che tutela gli interessi della cooperativa Taras.

Secondo Daniele Casadio, titolare delle strutture che ospitano i profughi e dipendente della cooperativa Taras, il debito della Cri di Forlì nei confrontidella Taras ammonta a circa un milione di euro. «Gli ultimi 5 mesi la Croce Rossa non ha mai pagato quanto dovuto, in più ci sono tutti gli extra del 2023. Inoltre dobbiamo considerare che le strutture (Hotel Paradise e edificio a Villafranca) sono disintegrate, hanno subito danni enormi. Abbiamo messo a disposizione dei magistrati foto e video che dimostrano la situazione esistente nelle strutture e abbiamo fatto una denuncia anche per mancato servizio e violenza privata nei riguardi degli ospiti, che sono praticamente abbandonati a se stessi. A questo punto mi aspetto che la Croce Rossa regionale e quella nazionale si facciano carico dei debiti causati sotto il loro marchio».

Il commissario Cavallone ammette le difficoltà che sta attraversando la Croce Rossa di Forlì: «C’è un’esposizione debitoria importante, stiamo cercando di ristabilire la legalità e di procedere al risanamento del comitato, i nostri professionisti sono all’opera per gestire la situazione e i pagamenti importanti per il momento sono bloccati. I soldi per la gestione dei Cas sono indubbiamente arrivati dalla Prefettura - conclude il Commissario - però siccome si parla di cifre rilevanti adesso è tutto allo studio. Dopo la pausa di agosto si vedrà quali passi fare».

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